7 Note, organizzato da Attraversarte, Centro Fumetto "Andrea Pazienza" e Centro Musica "Il Cascinetto" nell'ambito del progetto regionale Pianeta Giovani, è un percorso che si svilupperà in una rassegna di eventi, incentrati sull'interazione fra 7 generi musicali e 7 linguaggi espressivi, e che per tutto l'arco del 2009 toccherà Cremona, Crema, Casalmaggiore, Casalpusterlengo, Lodi, Milano.
Per seguire l'evoluzione di 7 Note, segnalo la pubblicazione del primo numero, intitolato Committenza, "sfogliabile" online nella sezione dedicata all'interno del sito del Centro Fumetto e scaricabile in formato .pdf.
Ultima modifica di McA il 22/06/2009, 15:50, modificato 1 volta in totale.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
aperto il topic dei pankabbestia più quello degli scrittori, fini ed intellettuali.
va da se che:
1) non si parla pubblicamente del nostro progetto. è segreto, privato e pericoloso.
suggerisco, in caso di idee su dove fare certe cose, come fare certe cose e con chi fare certe cose, di mandare Messaggi privati a tutti gli interessati presenti alla riunione clandestina....
2) questo topic serve solo a dipanare dubbi, sondare disponibilità, analizzare proseliti (cioé sfogarsi sessualmente coi nuovi arrivati), fare domande e ricevere le risposte alle domande non troppo impertinenti
la segretezza del progetto è la base della sua riuscita.
m'auguro tutti voi sappiate gestire un rapporto clandestino.
al contrario spiffero tutto alle vostre donne.
..inoltre, se vincono i cattivi, noi siamo direttamente alla macchia....
ATTENZIONE
Nonostante i quarantamila gradi e il sole che ci sono adesso, per stasera le previsioni dicono tuoni e fulmini.
Se così fosse, l'evento non si terrà in Largo Boccaccino, bensì presso Luogocomune - Centro Sociale Culturale Arci, in Via Speciano, 4.
Non mancate, foss'anche per salutare P, che parte...
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
I poeti usciranno allo scoperto giovedì 16 luglio, infettando l'ultimo dei quattro Giovechi? di Tapirulan, in Piazza Duomo.
Massimo riserbo, comunque speriamo che la cosa non passerà inosservata.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Non ho idea di quali letture d'asporto Tapirulan vorrà proporre, ma sono certo della qualità del tutto. Tapirulan è già un marchio di garanzia, a riguardo.
Detto ciò, la nostra presenza sarà anche geograficamente distaccata, nel senso che il TOTEM (vi piace, eh?) sarà quanto più in mezzo possibile alla piazza (vediamo fin dove riusciamo a tirare i cavi, sostanzialmente).
Conto su un'emorragia di avventori, provenienti (a turno) dallo Spaziocomune (a pochi metri da lì).
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Ho assistito ieri al dibattito su punk e scrittura. Molti interventi mi sono piaciuti, soprattutto Dado McA e Sdrof(si scrive così)? Scrivo qui alcune mie riflessioni perché ero troppo timido per parlare al microfono. Sul fatto cosa sia punk credo che sia stato spiegato bene da una persona come Joe Strummer. Specialmente in alcune interviste che sono state riproposte nel film documentario Joe Strummer il futuro non è scritto. Joe pensava che il punk non doveva essere nichilista e autodistruttivo tipo quello dei sex pistols, ma dare un messaggio sì forte,con musica e testi provocatori, ma essere una protesta critica costruttiva,contro un sistema di conformismo che spesso sfociava in pregiudizi e gravi forme di razzismo e violenza. I clash sono andati aldilà del cliché del punk solo veloce e urlato, mischiando ad esso anche altri stili,perché Joe aveva bisogno di dire quello che aveva dentro e aveva bisogno di dirlo a tutti,anche ai neri, agli hippyes che prima disprezzava perché sembravano in contrapposizione ai punk,ma che poi in fondo protestavano contro le stesse cose e volevano anch'essi un mondo libero da guerre e dittature. Inoltre Joe disse anche cose sagge ed emozionanti riguardo alla spiritualità in generale,senza riferimenti a religioni specifiche.
Penso che frate Cesare abbia avuto coraggio a diffondere certi messaggi attraverso la musica, soprattutto in ambienti dove magari la maggioranza delle persone è disinteressata alla religione o addirittura la detesta. Senza la pretesa di alcun tornaconto personale tipo fama soldi e sesso. Per questo non ho trovato molto corretta la critica di Gio Vox. Frate Cesare ha fatto quello che si sentiva,in modo anche abbastanza punk,e discretamente senza essere troppo prolisso e pedante, coscente del pubblico che aveva davanti al Gods of metal(30 secondi di canzone urlata senza riferimenti religiosi). Trovo che troppo spesso quando una persona parla di religione viene subito deriso,soprattutto se parla di quella cristiana. Capisco che uno possa non condividere,ma a me piace il rispetto,e ascoltare le opinioni di tutti. Forse è fuori moda,forse è più figo prendere a parole o deridere e snobbare uno che parla di fede,ma lo trovo sbagliato. Capisco comunque che certe tematiche possono mettere un pò a disagio chi ha idee diverse, quando il frate cantava "Gesù è uomo,vero uomo" guardando negli occhi i presenti e invitandoli a cantare e a battere le mani mi son trovato anch'io un pò in imbarazzo;eppure ho abbastanza fede(che va ad alti e bassi) e spesso vado in chiesa. Mi sto un pò incartando, in conclusione se vogliamo usare la parola punk per indicare chi alza la voce al di fuori del coro, al di là di creste borchie ritmiche veloci e canzoni urlate, allora penso che quel frate a suo modo sia punk. Come sicuramente trovo più punk Patti Smith piuttosto che i blink, o chi suona senza badare troppo alla marca dei vestiti che indossa. Attendo con ansia che si concretizzi il progetto live con frate Cesare e i gruppi presenti alla tavola rotonda di sette note.
luchino ha scritto: ↑05/10/2009, 11:32Attendo con ansia che si concretizzi il progetto live con frate Cesare e i gruppi presenti alla tavola rotonda di sette note.
Molti degli argomenti utilizzati per ragionare su cosa è punk oggi potrebbero esserlo anche per altri generi e linguaggi. Il punk diventa un'etica in qualche modo antagonista, dell'essere contro, in un momento in cui la comunicazione è organizzata in business plan. Lo stile musicale non è pregiudiziale. Certo, Frate Cesare rischia di essere ridotto a macchietta, nel momento in cui usa alcune astuzie bonarie ma efficacissime per rendersi visibile. Addirittura, rinuncia ad esplicitare buona parte del messaggio "accontentandosi" di essere nei luoghi dove serve. Se allora lui è punk, ci ha dato una buona dritta, invitandoci indirettamente ad esserci con il nostro messaggio, senza trincerarsi tra i pari, dove è più comodo, che sia un oratorio, che sia un centro sociale.
Comunque mi è piaciuto tutto l'incontro, anche l'esposizione di opinioni diverse, ma tutte preziose da ascoltare.
Io volevo ringraziare tutti i poeti e i punkabbestia che hanno reso le due orette scarse attorno al tavolo davvero molto interessanti, a mio modo di vedere.
Punk/Scrittura, avanti!
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.