In Italia...

[viciousburger]

beh, non è esattamente come la state ponendo voi. diciamo che non compare nell'indice.
che poi questo sia sbagliato è un altro discorso.

[Q]

sì, vicious, ho letto le dichiarazioni del consigliere Bruschi.

Le assicuro che non c'è da parte nostra nessuna intenzione di cancellare quella esperienza storica, tutt'altro.
[...]
La Resistenza continuerà ad essere affrontata come momento significativo della storia d'Italia.
[...]
Forse che indichiamo esplicitamente la prima guerra d'indipendenza quando si parla di Risorgimento?
[...]
Eh, ma quanta suscettibilità. Noi non volevamo urtare la sensibilità di nessuno. Ripeto: nessuna esclusione ideologica. Se è un problema, non abbiamo alcuna difficoltà a indicare esplicitamente la Resistenza nei programmi scolastici. Per noi era scontato. Sarebbe come insegnare la matematica senza le tabelline.

ma è proprio questo genere di cose che mi causa lo sfogo amaro di cui sopra: tutto è sotto assedio sempre, bisogna vigilare su tutto e devono farlo i cittadini normali, qualche coraggioso giornalista non allineato, gli appassionati e gli esperti di un certo aspetto della vita pubblica e non, altrimenti ti scippano tutto, non c'è più niente di condiviso, è tutto a rischio.

adesso la resistenza tornerà nell'indice, ma quanto tempo passerà prima che sparisca, tanto i revisionismi, le cancellazioni, le parificazioni sono all'ordine del giorno, da anni.
acqua, treni, storia, geografia, scuola pubblica, sanità pubblica, orario di lavoro, tutele contrattuali, fiumi, alberi, autostrade, centrali nucleari, discariche di amianto, internet, forze dell'ordine, poste, tariffe telefoniche, tasse fantasma, tariffe dormienti, espulsioni, informazione... TUTTO.
tutto è a rischio di mistificazione, forzatura, furbata e quando il colpo di mano viene denunciato e scoperto non sempre si riesce a porre riparo, e se si riesce spesso è solo temporaneamente.

nell'ultimo anno ho manifestato, firmato petizioni o scioperato contro la privatizzazione dell'acqua pubblica, il razzismo di stato, l'inquinamento fuori controllo, il raddoppio della base militare americana a vicenza, l'attacco alla legge sull'aborto, l'attacco all'articolo 18, l'istituzione dell'arbitrato, lo smantellamento della scuola pubblica e il continuo aumento dei finanziamenti alla scuola privata, gli sgomberi dei centri sociali, la discarica di amianto, la depenalizzazione dell'inquinamento fluviale che ha ucciso il Po, il massacro di gaza, le nostre guerre di occupazione, la criminalizzazione della prostituta in quanto tale, dello straniero in quanto tale, dello zingaro in quanto tale, il bavaglio all'informazione, l'attacco mafioso alla TAV, a Saviano, a Giulio Cavalli, gli stupri delle forze dell'ordine nei centri di identificazione ed espulsione, i respingimenti, gli "arresti preventivi" di studenti, manifestanti, scioperanti, lo smaltimento rifiuti selvaggio, la distruzione di intere etnie e l'abbattimento di nonna quercia.
soprattutto contro l'abbattimento di nonna quercia.
che due c°§li°ni.

[Tina]

1: "La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c'è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline." (Pier Paolo Pasolini)

2: "Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che «vivere vuol dire essere partigiani». Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. [...] Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? [...] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." (Antonio Gramsci)

3: "Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza." (Antonio Gramsci)

e 4: "Era giunta l'ora di resistere; era giunta l'ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini." (Piero Calamandrei)

[chiarezza]

Ma grande Tina!

[chiarezza]

W l'integralismo cattolico!

[il belloso]

che c'è di strano? se uno non vuole vendere un prodotto che non lo venda.
i preservativi si trovano all'esselunga e al dico, di fianco alla cassa, che bisogno c'è che li venda anche la farmacia dai frati?

[Q]

nel momento in cui hai una farmacia ci si aspetta che tu abbia aspirina, cerotti e preservativi, se no fai a meno di aprire una farmacia e apri una panetteria, dico io.

[janfree]

sono un panettiere celiaco. Non vendo pane.

[Q]

io sono un macellaio vegano

[il belloso]

i condom in una farmacia ormai sono un prodotto superfluo
al di là delle battute quante volte siete andati in farmacia a comprarli? costano pure di più!

è un po' come dire che se hai un'edicola allora devi avere i porno
conosco almeno 2 cartolerie che hanno scelto di non averli

[janfree]

sono superflui anche i quotidiani in edicola ed i libri in libreria... ma noi siamo così... romantici...

[il belloso]

stavo giusto portando l'esempio dell'edicola, fa' te!

[chiarezza]

il belloso... ma stai scherzando?!?!?!?!

[il belloso]

niente affatto.
mi sembrerebbe assolutamente illiberale togliere la scelta di vendere quello che si vuole!

[chiarezza]

Non so se te ne sei accorto, ma si sta parlando di farmacie, non di negozi di abbigliamento.
A me sembra scandaloso che una farmacia non venda determinati prodotti per il credo dei farmacisti; esattamente come mi sembra scandaloso che in ospedali pubblici esistano medici obiettori.

[il belloso]

non so se hai letto l'articolo che hai linkato, ma non parla di una farmacia pubblica, ma di una farmacia privata di proprietà dei frati.

sull'obiezione nell'ospedale pubblico il discorso è diverso, lì ti do ragione, se sei assunto per fare aborti non è che poi puoi dire è no, io gli aborti non li faccio!

[janfree]

ho solo obbedito agli ordini

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali; di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione. Di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica; di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente; di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato; di astenermi dall'"accanimento" diagnostico e terapeutico.

il discorso è che su molte questioni "etiche" non ci sono certezze scientifiche, ma solo teoriche... se il feto sia o non sia una vita umana, non è scientifico... è personale... no?

[chiarezza]

Privata o no, è una farmacia.
Ha una licenza da farmacia, quindi deve fare la farmacia.

...faccio a meno di dire che, se fosse per me, non esisterebbero farmacie private, ospedali privati, scuole private...proprio per questo motivo...ma questo è un altro discorso.

[janfree]

...club privati... 

[labbio]

Pur trovandolo paradossale, non ci vedo niente di male.

I preservativi non sono farmaci, sono prodotti sanitari e come tali non è obbligatorio averli tra la merce in vendita.
La scelta fatta dalla farmacia dei frati è coerente con il loro pensiero ed io apprezzo la coerenza.
Non vendere preservativi non è grave come rifiutarsi di fornire la pillola dietro presentazione di ricetta medica.

Certo una farmacia che non vende profilattici è un po' strana, ma non impossibile. Non credo stia venendo meno al suo ruolo di farmacia.