Ah, il D.E. S.I.C.A., che meraviglia. Scrivo al risveglio, dopo i festeggiamenti che si sono protratti ben oltre l'alba.
Sono d'accordo con gran parte del post di Poisonblack, a cominciare dalle impressioni sulla qualità generale: una buona metà dei corti presentati, secondo me, ha coperto la gamma dal sufficiente all'ottimo, e inoltre s'è visto un po' di tutto a livello di generi e stili.
Riserverò a un post successivo qualche riga su tutti i corti, ma intanto rispondo sul nostro.
Poisonblack ha scritto: ↑02/06/2012, 10:19mi è piaciuto il lavoro dei karol anche se mi ha dato l'impressione di essersi chiuso troppo in fretta,senza una vera spiegazione.ovviamente non chiedo "lo spiegone" ma l'idea del "non ci si accontenta mai" era ottima e mi sarebbe piaciuto avere qualche risposta in più sul perchè in quel luogo si poteva avere tutto.secondo me,contestualizzata meglio,poteva giocarsi la vittoria
Vero! Il difetto da te segnalato è quello che praticamente tutti hanno riscontrato. Io credo che, in fase finale, la nostra volontà di evitare la ciclicità "a tappe" (su cui spesso i corti si arrotolano in modo un po' sterile) ci abbia portato a questa scelta di montaggio, che però, presso lo spettatore esterno, s'è tradotta nella sensazione di un finale troppo immediato. Tuttavia, leggendo ciò che scrivi, ho la conferma che hai colto perfettamente le idee e i presupposti che stanno alla base di
Bureau.
Giuria, per me, ampiamente promossa (che fosse competente e variegata lo si sapeva già).
Gli Incensurati Di Cabot Cove vincono con merito che non può essere messo in discussione.
Giusto premiare l'idea di The Fyoi De La Schifooza, ed è del tutto sensato che il plauso sia arrivato anche dal pubblico.
Anche sul premio per il miglior montaggio andato agli U.H.D. nulla da dire: qui c'erano però altri candidati credibili, compresi noi. [
tiratela di meno!] Penso al montaggio in senso ampio: non solo immagini, ma anche suono e sincronizzazione.
Sacrosanta la miglior sceneggiatura ai confermatissimi Old School Hollywood ⅔: quando si prova a viaggiare su piani temporali paralleli, può capitare di impastarsi, di dire troppo o troppo poco, e invece il corto viaggia alla grande.
Avrei rinunciato volentieri al premio per la miglior fotografia in cambio del premio di miglior interpretazione a uno dei due tra, o, meglio ancora, alla coppia formata da, Marti e John Felice DiLuglio. Orgoglioso di stare in squadra con gente di queste capacità (nel caso specifico, la capacità di recitare così dopo una trentina di ore di veglia).
A conti fatti e col senno del poi, che il corto di InDeMa sia stato proiettato è stata cosa buona e giusta. Aveva ragione Jami: alla seconda visione, o probabilmente già alla prima, in solitaria e/o su piccolo schermo, il corto non ha ragion d'essere. Eppure, su grande schermo, davanti a un pubblico numerosissimo, ha provocato l'effetto desiderato: ilarità totale (almeno sugli infiniti titoli di testa e durante lo svolgimento micronico della trama).
Tutto ciò è andato di pari passo con la proiezione di quel brutto/bel trip di Natalja And The Eleonor's Secret, che, oltre all'oggettivo merito di dare al D.E. S.I.C.A. 7 un respiro internazionale, è il perfetto corto fuori concorso. Mi ha fatto venire in mente, su toni completamente antipodici,
Phanta Trash Flash di Rrrizlaconnexxxion, ai tempi del D.E. S.I.C.A. 2.
Presentatore e presentatrice impeccabili...
Sala 1 (la più capiente di SpazioCinema) farcita...
D.E. S.I.C.A. MON AMOUR.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.