Prima ancora di vedere – e di amare, ne sono certo – il nuovo lavoro del grande regista nipponico Hirokazu Kore'eda, che esce ufficialmente oggi in Italì, desiderlo sporgere denuncia verso chi ha creduto bene di adattare come L'innocenza un film il cui titolo originale giapponese è 怪物, traslitterato Kaibutsu, tradotto Mostro, che infatti è distribuito come Monster a livello internazionale.
Brutti bastardi, non vi crederò quando accamperete scuse tirando in ballo l'omonimia con il Monster di una ventina d'anni fa con Charlize Theron.
Avete voluto, deliberatamente e a sangue freddo, snaturare un titolo e assegnarne un altro in modo arbitrario.
Esiste un girone infernale per voi.
Dopodiché, ho chiesto ai poteri forti di programmare il film all'Anteo SpazioCinema CremonaPo anche in lingua originale con sottotitoli italiani e sono stato accontentato, così Q e Tina e altre persone cinefile potranno vederselo in giappo, lunedì 26, alle 17:30, alle 19:50 oppure alle 22:30.
Mi godrò anch'io l'edizione del Sol Levante e sul mio foglio Excel segnerò Kaibutsu, se non proprio gli ideogrammi. E via andare.
Doppiaggio e adattamento, flagelli di dio
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mmmhhh gasta... ho un sospetto...gasta ha scritto: 21/06/2007, 10:28Ma voi avete mai visto Il Padrino in lingua originale?
Ma in çul° ad Amendola!
In çul° a tutti!
Marlon Brando e Robert De Niro sono attori la cui voce non deve essere toccata!
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
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Eh porcu dighel! Allora il sospetto era fondato!gasta ha scritto: 21/06/2007, 11:09Ma se devo guardare Il Padrino, lo guardo in inglese.
Cosi' paradossalmente scopro che UNA MAREA e' parlato in italiano.
Sapete che De Niro e' stato tre mesi da solo in sicilia per imparare il siciliano?
Se guardi il film doppiato no, non lo saprai mai.
In questi messaggi confondesti Al Pacino con Robert De Niro!


“Condividere saperi, senza fondare poteri”
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Quello di Gasta non è un errore: scrivendo così, il londinese con il diastema si riferiva – per estensione – a tutta la trilogia.
Ora che hai guardato il capostipite, Q, sei pronto per vedere Il padrino - Parte II (uno dei rari casi di sequel superiore), in cui...
Se apri lo spoiler, vieni a saperlo da me anziché dalla locandina o da Wikipedia o dalle grafiche di anteprima sulla piattaforma.
Ora che hai guardato il capostipite, Q, sei pronto per vedere Il padrino - Parte II (uno dei rari casi di sequel superiore), in cui...
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Spoiler:
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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Ieri sera, Snorky e io, in trasferta a Piacenza, abbiamo visto un film presso La Pirate, particolarissima casa/museo/santuario del cinema, su invito del cinefilo piacentino Carlo Confalonieri (uno che, spostandosi tra Piacenza, Cremona e Milano, vede praticamente tutti i film d'autore che escono).
La serata, intitolata Tributo a Maggie Smith (leggendaria attrice inglese scomparsa di recente), si è incentrata sulla proiezione in dvd – in una recente edizione restaurata benissimo – del film La strana voglia di Jean (diretto da Ronald Neame e uscito nel 1969), con cui Maggie vinse l'Oscar come attrice protagonista, prevalendo su candidate da niente come Geneviève Bujold, Jane Fonda, Liza Minnelli, Jean Simmons.
Non sto arrivando al punto e ci arrivo: adattatori italiani postsessantottini bastardi, perché dovete intitolare in modo pseudoerotico ammiccante un film che in originale è The Prime Of Miss Jean Brodie, laddove Prime può tradursi con apice, culmine, fiore degli anni o perlomeno primavera, come ripetutamente detto nel doppiaggio?
Siete dei deficienti.

La serata, intitolata Tributo a Maggie Smith (leggendaria attrice inglese scomparsa di recente), si è incentrata sulla proiezione in dvd – in una recente edizione restaurata benissimo – del film La strana voglia di Jean (diretto da Ronald Neame e uscito nel 1969), con cui Maggie vinse l'Oscar come attrice protagonista, prevalendo su candidate da niente come Geneviève Bujold, Jane Fonda, Liza Minnelli, Jean Simmons.
Non sto arrivando al punto e ci arrivo: adattatori italiani postsessantottini bastardi, perché dovete intitolare in modo pseudoerotico ammiccante un film che in originale è The Prime Of Miss Jean Brodie, laddove Prime può tradursi con apice, culmine, fiore degli anni o perlomeno primavera, come ripetutamente detto nel doppiaggio?
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Su consiglio di Tina ho visto - in lingua originale con sottotitoli in inglese - il notevolissimo My Own Private Idaho, film del 1991 di Gus Van Sant, con River Phoenix, Keanu Reeves, Chiara Caselli, Flea, Udo Kier e William Richert, attore-regista che non conosco, ma che voglio approfondire...
Lo scrivo qui perché è un film che non avrei mai visto basandomi sul titolo italiano: Belli e dannati.
ma fi§@!
P.S.: pensa essere Joaquin Phoenix, recitare parti importanti in grandi film, vincere l'Oscar come miglior attore protagonista e comunque non essere nemmeno il miglior attore della tua famiglia.
Lo scrivo qui perché è un film che non avrei mai visto basandomi sul titolo italiano: Belli e dannati.
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Oggi ho colmato una lacuna cinefila, vedendo Merry Christmas Mr. Lawrence (diretto da Nagisa Ōshima e uscito nel 1983), grande pellicola contro la guerra, peculiare nella narrazione e nel tono generale, con un cast particolarissimo: David Bowie, Tom Conti, Takeshi Kitano (accreditato come Takeshi e ai tempi noto ancora solo come comico televisivo) e Ryūichi Sakamoto, al suo esordio come attore e ben più celebrato come compositore della colonna sonora, tuttora molto più ricordata del film medesimo.
Se scrivo in questo topic è però per sottolineare come la visione in lingua originale, con sottotitoli italiani, mi abbia consentito non solo di apprezzare le ampie sezioni di dialogo in giapponese che si mescolano a quelle in inglese, ma anche di evitare di segnare nel mio foglio Excel il titolo italiano Furyo (anche in altri Paesi è stato distribuito così). Da qualche parte leggo che si può tradurre dal nipponico con Prigioniero di guerra, ma non trovo veri riscontri tra i dizionari online e, in ogni caso, da noi un titolo del genere suona come un film action di bassa lega con Steven Seagal che fa fuori tutti.
Andate a casa!
Se scrivo in questo topic è però per sottolineare come la visione in lingua originale, con sottotitoli italiani, mi abbia consentito non solo di apprezzare le ampie sezioni di dialogo in giapponese che si mescolano a quelle in inglese, ma anche di evitare di segnare nel mio foglio Excel il titolo italiano Furyo (anche in altri Paesi è stato distribuito così). Da qualche parte leggo che si può tradurre dal nipponico con Prigioniero di guerra, ma non trovo veri riscontri tra i dizionari online e, in ogni caso, da noi un titolo del genere suona come un film action di bassa lega con Steven Seagal che fa fuori tutti.
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