Incontro politico di giovedì 31 agosto

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

Avatar utente
Sdrof
Pratico
Pratico
Messaggi: 170
Iscritto il: 26/04/2006, 0:26

Messaggio

Domani pomeriggio alle ore 17 in Piazza del Comune sarà presentato il comitato di sostegno alla candidatura di Rosy Bindi alle primarie del Partito democratico.

In principio, essendo la Bindi notoriamente cattolica, sono stato non poco diffidente nei confronti della sua candidatura. Leggendo un po’di analisti, tra cui il politologo Pasquino, sembra però che, paradossalmente, mentre dietro alla candidatura di Veltroni si sono messi sia i poteri forti sia l’intero establishment dei vertici di Ds e Margherita (insomma, le vecchie segreterie di partito), la candidatura della Bindi possa avere un maggior potenziale innovativo. Insomma, sul fronte laicità (la Bindi era stata coautrice dei Dico), su quello del rinnovamento della politica (infondo il suo sarebbe il gruppo di minoranza nel PD) e persino su quello del welfare la Bindi sarebbe più lontana di Veltroni, o meglio di quelli che lo sostengono, dal progetto più o meno segreto di far rinascere la Democrazia cristiana (anche se questo sembra sempre di più, inutile pigliarsi in giro, il futuro del PD).

Insomma, io credo ci darò un’occhiata, anche perché conosco gli organizzatori, magari fateci un salto.
Consiglio un articolo in cui Gad Lerner spiega le ragioni del suo sostegno alla Bindi.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Messaggio

Vitellozzo prendi le funi! Gio tieni su di giri il motore! Tentiamo di salvarlo dal baratro!
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Avatar utente
Sdrof
Pratico
Pratico
Messaggi: 170
Iscritto il: 26/04/2006, 0:26

Messaggio

A dire il vero, come sai, il partito democratico lo sosterrei comunque.
Non sono però un gran frequentatore di riunioni e conferenze; ciononostante a questa ci andrò, anche perchè conosco gli organizzatori di questa specifica iniziativa.

Lo so bene che si dice  di non voler la nuovs Dc. E poi è ovvio che i tempi son cambiati e, in ogni caso, la vecchia Dc non potrebbe tornare. Però è vero che nel Pd stanno emergendo tendenze preoccupanti su alcuni temi, e per semplificare e per "spaventare" non è del tutto improprio paventare un partito democristianiforme.

Ecco tutto.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
Avatar utente
reeebs
Esperto
Esperto
Messaggi: 380
Iscritto il: 06/08/2006, 11:29
Località: Cremona

Messaggio

quando ci si è divisi in due manifestazioni a roma, una per tutelare i sani valori della famiglia cattolica e una per sostenere i dico (o i pacs, o quello che ti pare) da che parte è andata rosi bindi?
il partito democratico mi fa vomitare.
veltroni e la bindi sotto il profilo umano non sono male, anzi credo siano delle persone stupende.
dico davvero.
e non è poco.
io però voglio indietro il partito comunista al trenta percento, da solo contro tutti, isolato, ma compatto, senza compromessi, il governo ombra, non facciamo passare neanche l'acqua porcatroia, al trenta percento.
e di comunista nel pd non resteranno neanche quelli più quasi-comunisti che ancora stanno nei ds.
persino le salamelle della festa de l'unità non sono più comuniste da quasi ventanni, io mi ricordo l'ottantanove i telegiornali la caduta del muro e occhetto che cambia nome al partito eccetera, checazzo ti credi?
indietro non si torna, ma ci vorrebbe anche una certa dignità nell'andare avanti, perdio.
non sarei niente, senza i miei occhiali da sole 8)
Avatar utente
Sdrof
Pratico
Pratico
Messaggi: 170
Iscritto il: 26/04/2006, 0:26

Messaggio

Beh, la Bindi è stata la coautrice dei DiCo insieme alla Pollastrini. Quindi in piazza al Family Day non c'è andata, perchè era praticamente una manifestazione contro la sua proposta di legge. Non è andata nemmeno all'altra perchè era  ministro ed è un po' strano che un ministro vada in piazza a sostegno di una legge che ha scritto lui stesso. Comunque era chiaro da che parte stesse, se il motivo del contendere era una sua proposta...

Poi, sui tuoi rimpianti, che ti posso dire? Ti capisco. Io non rimpiango il PC, innanzitutto perchè non lo conosco a sufficienza per farlo. E poi, comuque, più che desiderare un partito che mi piace, duro e puro, perennemente all'opposizione, e quindi un paese senza alternanza, io desidererei un partito serio, un po' più putt@n@ al limite, ma che governi e incida sulla vita del paese. VORREI (ma non posso) un bel partito social-democratico in stampo nord-europeo o laburista. Ce l'avrò? Non credo. Però, in politica si deve scegliere la migiore tra le alternative possibili, o la meno peggio.

Per me l'unica cosa a cui possiamo puntare oggi è ad un PD forte, putt@n@ come sappiamo, ma che non si mischi in larghe intese e alleanze coi centristi di destra. E qui tutto dipende da due fattori. Innanzitutto le percentuali. Se il PD raggiunge dimensioni tali da poter da un lato contenere tutti gli attuali margheriti, dall'altro fare governi stabili con i partiti di sinistra. Insomma: un PD al 20 % e Rifondazione al 10 % (è una iperbole come ovvio) significano larghe intese e grande centro.
Il secondo fattore sono le composizioni interne del Pd, cioè chi vince le primarie e soprattutto con quali percentuali si forma la segreteria. Per cui, anche chi non voterà il PD dovrebbe secondo me andare alle primarie e votare per la dirigenza interna migliore. E questa non sarà quella di Veltroni; non per lui, che è un valido, ma per tutti quelli che si sono messi sotto la sua ala protettiva.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
Ranca

Messaggio

Vitellozzo ha scritto: in Italia scoppierebbe la Rivoluzione.
E sia!
turk-182

Messaggio

Vitellozzo ha scritto: (...) in Italia l'ordine pubblico è garantito non tanto dalle leggi, ma dalle distribuzioni e dalle regalie, una volta di grano, oggi di appalti, posti di lavoro (principalmente attraverso nepotismo e corruzione), esenzioni tributarie, tolleranza di un gran numero di reati nelle regioni del sud (a partire, ad esempio, dalla viabilità), utilizzo di organizzazioni criminali avanzate per interessi politici.
Il PD potrà governare solo a patto di attenersi a fattori del genere. Sognare un partito socialdemocratico o laburista, significa prima di tutto sognare ordine ed efficienza. Se davvero si cercasse di realizzare tale modello, più o meno nordico, molto probabilmente in Italia scoppierebbe la Rivoluzione.
Ti amo.





(E invidio con sincerità voi che riuscite ancora a seguire le pachidermiche vicissitudini della sinistra italiana)
Avatar utente
reeebs
Esperto
Esperto
Messaggi: 380
Iscritto il: 06/08/2006, 11:29
Località: Cremona

Messaggio

turk-182 ha scritto: (E invidio con sincerità voi che riuscite ancora a seguire le pachidermiche vicissitudini della sinistra italiana)
sinistra?
...
suona sinistro, ormai
non sarei niente, senza i miei occhiali da sole 8)
Avatar utente
Sdrof
Pratico
Pratico
Messaggi: 170
Iscritto il: 26/04/2006, 0:26

Messaggio

Vitellozzo ha scritto:
Il vero problema è che qui non siamo nel Nord Europa, siamo in terronia, dove un partito, per poter governare, non può essere "socialdemocratico" o "laburista" (ci tengo a precisare che peraltro la Gran Bretagna non sta in Europa, ed il suo modello non è comparabile con quello 'nordico'), per il semplice fatto che in Italia l'ordine pubblico è garantito non tanto dalle leggi, ma dalle distribuzioni e dalle regalie, una volta di grano, oggi di appalti, posti di lavoro (principalmente attraverso nepotismo e corruzione), esenzioni tributarie, tolleranza di un gran numero di reati nelle regioni del sud (a partire, ad esempio, dalla viabilità), utilizzo di organizzazioni criminali avanzate per interessi politici.
Il PD potrà governare solo a patto di attenersi a fattori del genere. Sognare un partito socialdemocratico o laburista, significa prima di tutto sognare ordine ed efficienza. Se davvero si cercasse di realizzare tale modello, più o meno nordico, molto probabilmente in Italia scoppierebbe la Rivoluzione.
Quando ho detto socialdemocratico o laburista non intendevo certo equiparare le due cose. So bene che il modello scandinavo e quello britannico sono diversi, e insieme so che nessuno dei due può essere semplicemente importato in Italia. Peraltro, ho detto anche che secondo me il PD ha ben atri programmi rispetto a quello di un partito socialdemocratico, quindi non capisco dove si origini la confusione. Parlavo in astratto proprio per far vedere che anche se mi interesso al PD, questo non significa che esso rappresenti per me il migliore dei modelli di partito possibili. Per cui non faccio confusioni.

Per quanto riguarda la realtà italiana: è facile sparare sul meridione, dire che tutto è una m.rd@ e che perciò il PD non potrà che esser un partito di corrotti e magnaccia. La facile conseguenza del tuo discorso non è altro che una versione sofisticata ed intellettualmente di spessore dell'antipolitica da bar che trabocca da ogni angolo della nostra società attuale. Facile ed indolore, come soluzione. In più, ha il vantaggio di permettere una presunta posizione di superiorità intellettuale senza sporcarsi le mani con scelte e compromessi. Come al solito però il valore politico di denunce così totalizzanti è poco o nullo, dato che non promuovono la benchè minima azione.

Che poi la situazione italiana sia esclusivamente quella da te descritta, non lo credo. Certo i casi da te citati esistono. Intanto però abbiamo il sesto Pil al mondo, un tasso di disoccupazione inferiore a quello di Spagna, Francia e Germania, un sistema di istruzione che esporta ricercatori in tutto il mondo, uno dei sistemi di sanità pubblica più inclusivi d' Europa (si veda Sicko di More) con una aspettativa di vita della popolazione che è la più alta tra i G8 dopo il Giappone.

Lungi da me fare l'elogio del mio paese; sono lontano da qualsiasi fierezza nazionale e da qualsiasi ottimismo del "va bene così!". Però non sopporto nemmeno il pessimismo di chi con la scusa della denuncia di mali irreparabili si mette con buona coscienza a guardare senza progetti politici di sorta tra le mani, col dito delle critiche sempre pronto ad esser sfoderato.
Ultima modifica di Sdrof il 03/09/2007, 15:41, modificato 1 volta in totale.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Messaggio

Sdrof ha scritto: Lungi da me fare l'elogio del mio paese; sono lontano da qualsiasi fierezza nazionale e da qualsiasi ottimismo del "va bene così!". Però non sopporto nemmeno il pessimismo di chi con la scusa della denuncia di mali irreparabili si mette con buona coscienza a guardare senza progetti politici di sorta tra le mani, col dito delle critiche sempre pronto ad esser sfoderato.
Personalmente, senza alcun sarcasmo, ritengo che la democrazia rappresentativa in cui siamo immersi sia veramente imbarazzante. Sulle parole del Bongiovanni possiamo apprendere cosa sia realmente la democrazia attuale, avvinghiata necessariamente alla visione demagogica hobbesiana:
Bruno Bongiovanni, Demagogia ha scritto:E' peculiare apprendere come democrazia rappresentativa e demagogia si somiglino. Con il termine demagogia si intende la pratica di servirsi del popolo, o di parte del popolo, al fine della conquista del potere, o al fine del mantenimento di tale potere, o, anche, la' dove vi sono ordinamenti pluralistici, al fine di trovare uno spazio all'interno del sistema esistente dei poteri. Il popolo, cui si fanno promesse in merito alle necessita' e alle aspirazioni sociali piu' urgenti, ma anche in merito agli appetiti e alle passioni piu' elementari, e' considerato, quando entra in gioco la demagogia, e anche quando necessita' e passioni sembrano soddisfatte, mera massa di manovra. Beneficiari primi della demagogia sono infatti considerati coloro che del popolo si servono. Gramsci definendo la demagogia, sostiene che le passioni possono essere "sapientemente eccitate e nutrite". Il che accade con il parlamentarismo e l'elettoralismo, i quali, compenetrati dalla demagogia, culminano "nel cesarismo e nel bonapartismo coi suoi regimi plebiscitari".
I reimpasti partitici, le alleanze di un'oligarchia la quale rimane sempre uguale a se' stessa e il concorso della plebe non sono altro che strategie politiche per aprire la strada alla tirannide (Aristotele). In sostanza siamo arrivati al punto che il popolo prende a calci il popolo su mandato del popolo.

Sdrof salvati finche' sei in tempo. Legati all'albero maestro se vuoi goderti lo spettacolo della retorica politica, ma dai dei tappi di cera ai tuoi marinai altrimenti porterai la tua nave verso il baratro!
Ultima modifica di Anonymous il 03/09/2007, 15:54, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Avatar utente
Q
Associazione
Associazione
Messaggi: 7946
Iscritto il: 16/04/2006, 18:11
Località: Cremona
Ha ringraziato: 2 volte
Ringraziato: 2 volte

Messaggio

Sdrof ha scritto: Intanto però abbiamo il sesto Pil al mondo, un tasso di disoccupazione inferiore a quello di Spagna, Francia e Germania, un sistema di istruzione che esporta ricercatori in tutto il mondo, uno dei sistemi di sanità pubblica più inclusivi d' Europa (si veda Sicko di More) con una aspettativa di vita della popolazione che è la più alta tra i G8 dopo il Giappone.
caro Sdrof, mi trascriverò questo pezzo del tuo post in un foglietto da tenere nel portafogli, da leggere per parziale consolazione le tantissime volte che il mio Paese mi fa girare i maroni.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”

Primo Moroni
GuyFawkes

Messaggio

La facile conseguenza del tuo discorso non è altro che una versione sofisticata ed intellettualmente di spessore dell'antipolitica da bar che trabocca da ogni angolo della nostra società attuale. Facile ed indolore, come soluzione. In più, ha il vantaggio di permettere una presunta posizione di superiorità intellettuale senza sporcarsi le mani con scelte e compromessi. Come al solito però il valore politico di denunce così totalizzanti è poco o nullo, dato che non promuovono la benchè minima azione.
non potrei essere più in accordo con te.
sono morti in troppi per conquistare a noi, giovani intellettuali puri, crudi e comunistissimi, il diritto ed il dovere di sporcarci le mani per garantire un domani, ad altri giovani intellettuali puri, crudi e comunistissimi di poterlo fare. La Repubblica è una cosa che si difende non ignorandola. quale che sia il prezzo da pagare, e quello che i nostri nonni ci hanno concesso, non mi embra neppure così elevato....

per altro
un tasso di disoccupazione inferiore a quello di Spagna, Francia e Germania, un sistema di istruzione che esporta ricercatori in tutto il mondo
si dovrebbe invece parlare con più attenzione. Se sei precario non sei disoccupato, ma non vivi neppure.. la legge Biagi ci ha regalato delle belle statistiche, ma il fango è sempre lo stesso... e per quanto riguarda i ricercatori... non è che gli esportiamo, sono loro che scappano..
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Messaggio

GuyFawkes ha scritto: non potrei essere più in accordo con te.
sono morti in troppi per conquistare a noi, giovani intellettuali puri, crudi e comunistissimi, il diritto ed il dovere di sporcarci le mani per garantire un domani, ad altri giovani intellettuali puri, crudi e comunistissimi di poterlo fare. La Repubblica è una cosa che si difende non ignorandola. quale che sia il prezzo da pagare, e quello che i nostri nonni ci hanno concesso, non mi embra neppure così elevato...
"Se non fossi nato in tal guisa sarei comparso in un altra epoca", trovo i discorsi "sputi nel piatto in cui mangi" alquanto patetici e desolanti. Sono queste le argomentazioni che gettano fango sugli intellettuali, sulle "classi" che dovrebbero educare e fornire strumenti culturali al popolo. E invece ci troviamo questi ingegneri costituzionali pragmatici che con la mera retorica provocheranno solo danni ancora più gravi.

Pasolini s'è disinteressato della repubblica, quel brutto frocio espulso dal PCI, ma da fuori le ha conferito dignità. E ora tutti che si servono di Pasolini. Tutti che apprezzano le sue poesie. Ma andate a fare in çul0.

Se la metafisica morirà, la fisica perirà con essa (Attenzione voglio specificare che la metafisica che qui cito è la platonica visione del mondo delle idee che io non condivido e che butterei nel cesso insieme a Kant, prendete l'asserzione come fenomeno estetico della parola)
Ultima modifica di Anonymous il 03/09/2007, 20:40, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Avatar utente
Sdrof
Pratico
Pratico
Messaggi: 170
Iscritto il: 26/04/2006, 0:26

Messaggio

GuyFawkes ha scritto: si dovrebbe invece parlare con più attenzione. Se sei precario non sei disoccupato, ma non vivi neppure.. la legge Biagi ci ha regalato delle belle statistiche, ma il fango è sempre lo stesso... e per quanto riguarda i ricercatori... non è che gli esportiamo, sono loro che scappano..
Questo è vero. Ma il precariato non c'è solo in Italia, i dati occupazionali includono i precari anche nelle statistiche estere. Per quanto riguarda l'università hai ragione a dire che la "fuga di cervelli" è un problema. Il fatto che i ricercatori italiani "fuggano" non toglie però che siano molto richiesti all'estero e che il loro livello di preparazione medio sia molto alto.
Vitellozzo ha scritto: Calma, calma, io non mi riferivo solo al meridione.
Cambia poco. E poi il riferimento preferenziale era chiaro
Q ha scritto: caro Sdrof, mi trascriverò questo pezzo del tuo post in un foglietto da tenere nel portafogli, da leggere per parziale consolazione le tantissime volte che il mio Paese mi fa girare i maroni.
Ne sarei lusingato Q caro, anche se temo un po' tu sia ironico... .
(A)narchiste ha scritto: Personalmente, senza alcun sarcasmo, ritengo che la democrazia rappresentativa in cui siamo immersi sia veramente imbarazzante. I reimpasti partitici, le alleanze di un'oligarchia la quale rimane sempre uguale a se' stessa e il concorso della plebe non sono altro che strategie politiche per aprire la strada alla tirannide (Aristotele). In sostanza siamo arrivati al punto che il popolo prende a calci il popolo su mandato del popolo.
L'identità di democrazia e demagogia era sostenuta anche da Platone nella Repubblica (la famosa metafora del capitano ubriaco...). Lui però come alternativa proponeva un governo fondato sulla verità retto dal filosofo-re o da una aristocrazia illuminata di sapienti-guerrieri. Tu quali forme alternative proponi? La democrazia diretta? Gli anarchici ottocenteschi proponevano il ritorno ad una organizzazione comunitaria di tipo comunale. Il che, come ovvio, è impraticabile per una serie di motivi che possiamo discutere. O qualcos'altro?
E poi, anche all'interno di una visione elitista della politica (cioè quella da te abbracciata), rimangono comunque ampie possibilità di incidere per i cittadini sulla vita politica. Le elites dominano e lambiscono le masse che per mancanza di conoscenze, soldi ed organizzazione non sono in grado di appropriarsi delle istituzioni e gestirle. I partiti politici, i sindacati e le varie organizzazioni nell'800 sono nati in Inghilterra proprio per ottenere denaro, far circolare informazioni ed organizzare l'azione politica. Quindi che le masse generiche non siano in grado di farlo, non toglie che gruppi organizzati possano riuscirci e lo facciano di fatto. In scienze politiche si parla infatti non di "democrazia", questa non si raggiunge mai, ma di "poliarchia", e questa di fatto c'è.

Non dico "non sputare nel piatto in cui mangi", sarebbe banale. Dico: parliamo con la realtà davanti.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Messaggio

Sdrof ha scritto: L'identità di democrazia e demagogia era sostenuta anche da Platone nella Repubblica (la famosa metafora del capitano ubriaco...). Lui però come alternativa proponeva un governo fondato sulla verità retto dal filosofo-re o da una aristocrazia illuminata di sapienti-guerrieri. Tu quali forme alternative proponi? La democrazia diretta? Gli anarchici ottocenteschi proponevano il ritorno ad una organizzazione comunitaria di tipo comunale. Il che, come ovvio, è impraticabile per una serie di motivi che possiamo discutere. O qualcos'altro?
E poi, anche all'interno di una visione elitista della politica (cioè quella da te abbracciata), rimangono comunque ampie possibilità di incidere per i cittadini sulla vita politica. Le elites dominano e lambiscono le masse che per mancanza di conoscenze, soldi ed organizzazione non sono in grado di appropriarsi delle istituzioni e gestirle. I partiti politici, i sindacati e le varie organizzazioni nell'800 sono nati in Inghilterra proprio per ottenere denaro, far circolare informazioni ed organizzare l'azione politica. Quindi che le masse generiche non siano in grado di farlo, non toglie che gruppi organizzati possano riuscirci e lo facciano di fatto. In scienze politiche si parla infatti non di "democrazia", questa non si raggiunge mai, ma di "poliarchia", e questa di fatto c'è.
Sinceramente mi sono rotto dell'intellettualismo etico, della logica a discapito dell'individuo. Il soggetto che diventa persona giuridica, libero di farsi schiavo alla catena di montaggio dei valori. I fottuti sacrosanti diritti, i penosi doveri. Quanta m.rd@. Mi sono rotto di questi tecnicismi che non fanno che aumentare le gabbie dell'Io. Già ho avuto la sfiga di essere nato, se poi ci si mette lo stato, il partito, la chiesa, è come se fossi nato due volte. La prima come mammifero, la seconda come cittadino. Bisogna liberarsi di queste categorie, di questi schemi. I dogmi laici dello stato, io sputo su tutto questo. Bisogna partire da sé stessi, poi ci si può permettere di uscire con un passo dalla propria ragione.

Basta con i "valori" fondamentali della società. Basta con la natura meramente metaforica e prospettica di qualsiasi principio trascendente. Basta con il moralismo istituzionalista.
Sdrof ha scritto: Non dico "non sputare nel piatto in cui mangi", sarebbe banale. Dico: parliamo con la realtà davanti.
Quale realtà? Le categorie kantiane contemporanee del "Tirare alla fine del mese", della "Libertà e uguaglianza per tutti i cittadini" articolata in sottocategorie, in schemi, in forme? Dello stato? Lo stato del ciò che è stato e che in sostanza non è stato mai?

Tutti mi dicono sii realista, La Realtà sinceramente non l'ho mai vista né toccata con mano.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
GuyFawkes

Messaggio

Sono queste le argomentazioni che gettano fango sugli intellettuali, sulle "classi" che dovrebbero educare e fornire strumenti culturali al popolo.

vedo che ti trovi in accordo con Benda....

e vedo pure, in molti tuoi post, un rifiuto categorico della società, di ogni cosa che ti circonda, giustificandolo in modo corretto, spesso, e condivisibile a volte... ciò che non mi quadra e la risposta ad una domanda:

che mangi?

se sei Stirneriano allora puntiamo qua il discorso. Lo sono anch'io, da un cero punto di vista.. ma, parafrasando Guevara (penso, ma non ne ho la certezza ssoluta) potrei dirti "siamo realisti, pretendiamo l'impossibile!"...

...lo ripeto, troppa gente muore, pure di fame, per potersi permettere una posizione stirneriana

(Pasolini per altro non si è affato disinteressato in seno lato della Repubblica ma forse, a questo punto, non ci capiamo sul signifcato di Repubblica)

odio citare, ma penso sia a volte più facile usare un paio di righe che lunghe elucubrazioni; "L'unico modo di conoscere davvero i problemi è accostarsi a quanti vivono quei problemi e trarre da essi, da quello scambio, le conclusioni." E. Guevara
Avatar utente
Sdrof
Pratico
Pratico
Messaggi: 170
Iscritto il: 26/04/2006, 0:26

Messaggio

Vitellozzo ha scritto: Il tuo discorso e il mio possono essere perfettamente compatibili: il PD avrà libertà d'azione ed effettivo potere di cambiamento, nei confronti del paese, nella misura in cui accetterà determinate regole. Io però non posso assolutamente ignorare la realtà dei fatti, seppure ogni considerazione mi porti al generalismo e ai discorsi da bar. Considerare i fattori che ho elencato come inesistenti, o peggio, come un necessario punto di partenza per poter governare, è disonesto: bisogna invece combatterli, e non credo assolutamente che la mancata azione, la presunta superiorità intellettuale, l'inesistente valore politico, discendano dalla loro considerazione teorica.
Considerare inesistenti i fattori da te rilevati sarrebbe un errore civile e politico. Non combatterli, almeno nella misura in cui è possibile farlo, lo sarebbe altrettanto. Nel tuo post però, era chiaro che non stavi evocando dei problemi per proporre soluzioni o indicare un gruppo politico che fosse in grado di proporne. Mi pareva invece che il tuo rilievo avesse l'intento di squalificare il progetto del PD in virtù dei compromessi che per necessità sarà costretto a fare con la realtà italiana . Non mi pareva insomma che tu dicessi "il Pd si dovrà spocare le mani, ma speriamo in bene". Se no non capisco cosa c'entrasse l'accozzaglia di problemi che hai citato con la discussione che si stava facendo.
(A)narchiste ha scritto: Sinceramente mi sono rotto dell'intellettualismo etico, della logica a discapito dell'individuo. Il soggetto che diventa persona giuridica, libero di farsi schiavo alla catena di montaggio dei valori. I fottuti sacrosanti diritti, i penosi doveri. Quanta m.rd@. Mi sono rotto di questi tecnicismi che non fanno che aumentare le gabbie dell'Io. Già ho avuto la sfiga di essere nato, se poi ci si mette lo stato, il partito, la chiesa, è come se fossi nato due volte. La prima come mammifero, la seconda come cittadino. Bisogna liberarsi di queste categorie, di questi schemi. I dogmi laici dello stato, io sputo su tutto questo. Bisogna partire da sé stessi, poi ci si può permettere di uscire con un passo dalla propria ragione.
Basta con i "valori" fondamentali della società. Basta con la natura meramente metaforica e prospettica di qualsiasi principio trascendente. Basta con il moralismo istituzionalista.
Quale realtà? Le categorie kantiane contemporanee del "Tirare alla fine del mese", della "Libertà e uguaglianza per tutti i cittadini" articolata in sottocategorie, in schemi, in forme? Dello stato? Lo stato del ciò che è stato e che in sostanza non è stato mai?.
Non propugno assolutamente nè l'intellettualimo etico, nè i doveri del cittadino, nè i sacrosanti diritti e valori di sta ceppa. Comunque, non capisco: non mi rispondi se ti chiedo quale "modello alternativo" alla liberaldemocrazia ti piacerebbe. In compenso tiri fuori un discorso sulla governamentalità e sull'asservimento degli individui, che non c'entra poi tanto. Sono temi che peraltro interessano anche a me, da buon lettore di Foucault. Ma di certo la lotta in questo senso non si fa nè con le retoriche alla Fight Club nè con il semplice disinteresse per la vita politica istituzionale.
Ultima modifica di Sdrof il 04/09/2007, 10:25, modificato 1 volta in totale.
- Non hai mai rispettato il sentimento religioso. Hai sempre puntato tutto su scienza e fica. La tua vita è solo cinismo, sarcasmo e orgasmo...
- Con uno slogan simile, in Francia vincerei le elezioni!
Avatar utente
(A)narchiste
Leggenda
Leggenda
Messaggi: 1317
Iscritto il: 15/12/2005, 20:32
Località: Dintorni

Messaggio

Sdrof ha scritto: Ma di certo la lotta in questo senso non si fa nè con le retoriche alla Fight Club nè con il semplice disinteresse per la vita politica istituzionale.
No te l'assicuro, Fight Club c'entra poco. Bisogna smantellare s'è stessi per smantellare ciò che sta fuori. Ma attenzione, non parlo di rivoluzione interiore che puzza di dio, di misticismo, di un qualsivoglia cambiamento atto a migliorare. Bisogna essere acido che scioglie la carta delle etichette che abbiamo addosso.

Io non sono stirneriano, io non sono nietzschiano, io non sono anarchico; cogito ergo est, per questo motivo sono antimateria nel campo dell'essere: ecco quello che sono! Io sono!
GuyFawkes ha scritto: che mangi?
"Il corpo implora il ritorno all'inorganico, nel frattempo non si nega nulla" C.B.
GuyFawkes ha scritto: se sei Stirneriano allora puntiamo qua il discorso. Lo sono anch'io, da un cero punto di vista.. ma, parafrasando Guevara (penso, ma non ne ho la certezza ssoluta) potrei dirti "siamo realisti, pretendiamo l'impossibile!"...
Ecco vedi Guevara è diametralmente opposto a me in quanto ha usato due verbi imbarazzanti:
"siamo" e "pretendiamo". Con quest'asserzione ha fatto un bel pompino a Kant, quindi di Guevara me ne fotto.
GuyFawkes ha scritto: ...lo ripeto, troppa gente muore, pure di fame, per potersi permettere una posizione stirneriana
La gente passa troppo tempo a pensare come esistere. Di come mettersi alla macchina quando dovrebbe fare come San Ludd.
Ultima modifica di Anonymous il 04/09/2007, 14:06, modificato 1 volta in totale.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
Ranca

Messaggio

Sdrof ha scritto: un tasso di disoccupazione inferiore a quello di Spagna, Francia e Germania
Mi permetto di fare un'osservazione su questo punto.
Il tasso di disoccupazione basso e' solo un dato di facciata assolutamente non comparabile con quello degli altri stati europei, dove esiste il lavoro "flessibile" e non il lavoro "precario", in funzione di una legislazione funzionale e con adeguati ammortizzatori sociali (tanto per dirne una, in inghilterra la percentuale dei disoccupati che ricevono sussidi di disoccupazione si avvicina al 100%).

Io non sono una di quelle persone che puntano il dito e criticano, semplicemente ho mio malgrado preso atto che in Italia la classe politica rappresenta solo ed esclusivamente sè stessa e il suo personale tornaconto. E non c'e' nemmeno spazio per sperare in un'eventuale "rivoluzione" o comunque in un'auspicabile ed effettiva riforma del sistema politico. Si stima che Beppe Grillo, con la sua proposta di riforma in 3 punti riuscira' a raccogliere oltre centomila firme in un giorno, roba che i partiti per raccoglierne la meta' ci mettono mesi. Dovrebbe essere un segnale importante per i politici... Cosa pensi che se ne faranno di quelle firme? Ci si puliranno il çul°.
GuyFawkes

Messaggio

Io non sono stirneriano, io non sono nietzschiano, io non sono anarchico; cogito ergo est, per questo motivo sono antimateria nel campo dell'essere: ecco quello che sono! Io sono!

mi ricorda un testo di una canzone di un gruppo punk rock di Cremona che suonava quando ero alle superiori...

(non intendo dire che sei infantile... non voglio che tu la prenda così)