n.b. I tedeschi però lo sono di più

Moderatore: .ferro
Io uso la parola terrone o trigger (da grilletto, una sintesi di "sparati/sparatevi") per identificare situazioni, persone, cose di pessimo gusto. Alla fine di significanti si sta parlando, i significati, si sa, molto spesso sfanculano.
Ma certamente, fa parte di quella non-cultura - ma non la definirei nemmeno cosi' - popolare che attribuiva forme gergali a individui non a lei vicina. Non a caso il terrone non e' altro che "colui che e' legato alla terra", ma intrinsecamente la parola ha un sapore di 'latifondo', ovvero forma tipica di sussistenza nelle regioni borboniche. Poi molto spesso siamo trapassati dai significati, facciamo di tutto un significato ed un senso corrispondente.
le divinità che offendi non esistono.le persone alle quali dai del "terrone" si,sono di carne ed ossa.(A)narchiste ha scritto: 22/10/2007, 0:07Tu Q t'infervori, giustamente, su un problema che riguarda persone che esistono, pensa a me che offendo divinita' di ogni specie e mi ritrovo critiche ben piu' pesanti delle tue.
Eh ma il dizionario non esaurisce i problemi, il senso e' da ricercarsi negli spazi tra le parole, piu' che nelle parole stesse.andy b ha scritto: 22/10/2007, 0:15se non si conosce l'esatto significato di una parola basta andare in giro col dizionario.
quello che voglio dire io è che questo atteggiamento è il sottobosco culturale nel quale si alimenta il razzismo più grave.Grande Gila ha scritto: 22/10/2007, 10:21Terrone è una parola il cui significato non va preso dal dizionario, ma dal contesto in cui lo usi.
Se do del terrone ad uno che mi dà fastidio è un'offesa, se lo faccio con un amico è una presa in giro scherzosa.
Per offendere vai a pescare ciò che più rode il çul° all'altra persona, ma quello che voglio dire è che si è mooooolto lontani dal vero razzismo.
allora vieni dalla mia parte, si sta parlano molto del termine terrone, ma il senso del mio thread era più generale e dedicato a tutte le parole potenzialmente offensive (ché anche l'uso scherzoso è ben lontano dall'essere un complimento o un uso neutro, caro Grande Gila).Grande Gila ha scritto: 22/10/2007, 10:21Quello che mi dà fastidio, non qua sul forum ma nella vita di tutti i giorni, è che si classifica atti di razzismo solo quando si insulta negri o terroni. Cioè se uno prende di mira i froci, le donne, i disabili.... allora è un vile ma non un razzista.
Col c@xxo. Non è da falsi moraletti, né uso generalizzato. Per come sono cresciuta non ho neanche bisogno di stare a pensare se dire terrone o meridionale, stare attenda a non farmi sfuggire quella parola spesso ingiuriosa; proprio non mi viene in mente, e di solito non dico neppure "meridionale" o "del sud", ma se proprio vogliamo mi piace usare la città o la regione da cui una persona proviene, come io dico che sono di Pavia ecc. Ed è questo il punto, finché si continua a rimanere convinti che sia normale utilizzare certe parole giustificandole con l'uso comune, non si smetterà mai. Dire disabile o con handicap anziché diversamente abile, invece, non è considerato insulto, e neppure cieco, mentre dire gay o frocio cambia poco quando l'intenzione è palesemente dispregiativa, e da quel punto di vista gli italiani hanno una fantasiosa quantità di vocaboli che fa paura...Grande Gila ha scritto: 22/10/2007, 10:21Per me è un pò da falsi moraletti stare attenti ad usare la parola "meridionali" con la parola "terroni". Tutti usano indistintamente entrambe dipende dalle situazioni. Altrimenti dovremmo SEMPRE usare le parole "diversamente abile" anzichè "disabile", "non vedente" anzichè "cieco", "gay" anzichè "frocio".
Nella mia intellighenzia [(pur rispettando il mio amico Noam) come economista] credo che non parlarne invece possa far prendere coraggio ai veri e vari razzisti. Allora non parliamo più della mafia o dei rifiuti o dei mutamenti climatici ecc... in questo modo magari riusciamo a salvare il mondo.baol ha scritto: 22/10/2007, 14:30sua intelligenza noam chomsky sostiene che uno dei motivi per cui il razzismo esiste ancora è che se ne parla.
quoto.marlenina ha scritto: 22/10/2007, 15:05Col c@xxo. Non è da falsi moraletti, né uso generalizzato. Per come sono cresciuta non ho neanche bisogno di stare a pensare se dire terrone o meridionale, stare attenda a non farmi sfuggire quella parola spesso ingiuriosa; proprio non mi viene in mente, e di solito non dico neppure "meridionale" o "del sud", ma se proprio vogliamo mi piace usare la città o la regione da cui una persona proviene, come io dico che sono di Pavia ecc. Ed è questo il punto, finché si continua a rimanere convinti che sia normale utilizzare certe parole giustificandole con l'uso comune, non si smetterà mai. Dire disabile o con handicap anziché diversamente abile, invece, non è considerato insulto, e neppure cieco, mentre dire gay o frocio cambia poco quando l'intenzione è palesemente dispregiativa, e da quel punto di vista gli italiani hanno una fantasiosa quantità di vocaboli che fa paura...
ed è inutile spiegarti che scrivendoli così insulti, come è palese che sia usando questi aggettivi(altre accezioni non cene sono, altro che in senso buono in senso scherzoso), tutta quella fascia di persone che possono rientrare in quelle "etichette" da te menzionate.Grande Gila ha scritto: 22/10/2007, 10:21Quello che mi dà fastidio, non qua sul forum ma nella vita di tutti i giorni, è che si classifica atti di razzismo solo quando si insulta negri o terroni.