Per carità. Ci mancano solo i METALLARI a parlare di treccine, canzoncine, mondo di m.rd@...
ianpaice ha scritto:
[...]
Ma NON è soggettivo che siano degli inetti:[...]
Invidia, solo invidia.
bonvo ha scritto:
Ti spiego meglio cosa mi ha attirato,non di certo il look, ma bensì quel retro sound che sa tutto di underground e che è stato comunque mantenuto nonostante la spinta in alto e qualche pesante ritocco commerciale del produttore.
E' vero. E' da tempo che non si sente qualcosa così alla moda ma al tempo stesso
retro-cool a manetta. Voci di corridoio danno i Tokio Hotel come superospiti a sorpresa al prossimo MIAMI festival, insieme a Offlaga Disco Pax e Rosolina Mar. Ma vi dirò di più: pare si sia fatto avanti, per il prossimo disco, nientemeno che Steve Albini.
Also sprach.
c@xxo, mi ero perso la foto linkata da Ranca... sono totali! veramente totali!!!
Riconosco nei 4 look diversi (perché sono 4 look completamente diversi), le 4 tipologie di pubblico(bagolo)-tipo per cui i Tokio Hotel sono stati programmati.
1. Il bassista: il bassista deve far strippare i bagoli metallari o comunque incazzosi. Si nota la sciava liscia lunga e la maglietta deutch-industrial-metal. Probabilmente è socio dei mittici
Rammstein.
2. Il batterista: il batterista è il tipo medio e solitamente insignificante, un po' neo-(pop)metal e pop-punk, un po' sportivetto con la passione per il
rock duro.
3. Il chitarrista: il chitarrista è decisamente nu-metal, sk8er, hiphopper a manetta. Vedi la deriva petulante degli ultimi Linkin Park o i rigurgiti dei Limp Bizkit devoti a Mtv; lo scopo è quel pubblico.
4. Il cantante: beh, Bill è Bill. (
dov'è Bill?). Bill è tutto il resto, ciò che va per la maggiore: emo, tanto emo. Unghie nere, eyeliner, seri problemi di identità sessuale, acconciature estreme.
Con un assestamento così, NON POSSONO non far strippare tutte le tredicenni!!!
Also sprach #2.