Burka

L' amata/odiata città ... i fatti, i personaggi e i luoghi che la rendono un esperimento sociale ...
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Kappo
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Come sicuramente saprete il sindaco della nostra meravigliosa città ha proibito l'ingresso in luoghi pubblici alle donne con il viso coperto dal burka.

Siccome mi sto prendendo a mazzate con gli altri coinquilini di un altro forum (non pubblico), mi piacerebbe sapere che ne pensate anche voi.

Ovviamente al momento non vi dico come la penso....
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
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snorky
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Sai dirmi anche qual'è la motivazione di questo divieto?
...and if your doorbell rings and nobody's there,that was no Martian....it's Halloween.
cudiel

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credo che sia la solita storia di essere "riconoscibili", principio che impedisce di fare foto con il cappello sulla carta d'identità ecc.
certo se uno dice: "la legge c'è e va rispettata" è inattaccabile, in linea di principio, peccato che poi si _sceglie_ di farne rispettare alcune e altre no.
ma insomma, va di moda l'islam.
però non credo ci siano molte donne col *burka* a Cremona, per non dire nessuna, semmai col chador, quindi sarebbe pura propaganda.
rootsman
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credo che nei luoghi pubblici sia giusto......
però ha ragione kudiel: la legge la si applica solo quando fa comodo................
in linea di principio hanno ragione però non voglio appoggiare questi aprofittatori....
i hate all >:(
Prof._Anteguerra

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la faccenda è molto complicata. bisogna avere dei fatti su cui discutere. adesso vado a cercare nel database della provincia.
rootsman
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il fatto è che c'è una donna (in specifico la moglie dell' ex imam di cremona,ora sotto processo) che gira col burqa,anche davanti a scuola dove va a prendere il figlio.....
da qui il caso..
posto dai genitori degli altri studenti e preso al balzo da certe forze politiche....

io dico solo che i veri problemi sono altri.....
quindi non me ne frega un bel niente
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snorky
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mah.....essere riconoscibili.....da chi?.....allora facciamo tagliare barba e baffi agli uomini (e magari anche a qualche donna... ;D)....non so' poi si potrebbe evitare di far circolare gente disabibile,sai magari per non impressionare nessuno....e perchè non obbligare ai brutti di uscire solo quando c'è buio, vietare a chi porta gli occhiali di guidare, ai poveri di frequentare certi ambienti e ovviamente a quelli di colore di sedersi sugli autobus.....

Se la moglie dell'iman va a scuola a prendere il figlio con il burka o con il bikini che differenza fa? va sempre e comunque a prendere il figlio......
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Prezza

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rootsman ha scritto:
io dico solo che i veri problemi sono altri.....
quindi non me ne frega un bel niente
secondo me sbagli... l'obbiettivo primario sarebbe quello di riuscire ad integrare gli stranieri nel nostro paese... attenzione non dico che tutte da domani devono togliersi il burqa... però dobbiamo (sia noi italiani che loro stranieri) trovare una via di mezzo che possa rendere la nostra una società multirazziale... così si rischia solo di ghettizarli e non mi sembra la soluzione migliore...
snorky ha scritto: mah.....essere riconoscibili.....da chi?.....
non è solo il problema di essere riconoscibili... ma bensì dei diritti che dovrebbe avere una donna islamica... a prescidere dalla religione
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snorky
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c'è anche chi sceglie di portare il burka....
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Prof._Anteguerra

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snorky ha scritto: mah.....essere riconoscibili.....da chi?.....allora facciamo tagliare barba e baffi agli uomini (e magari anche a qualche donna... ;D)....non so' poi si potrebbe evitare di far circolare gente disabibile,sai magari per non impressionare nessuno....e perchè non obbligare ai brutti di uscire solo quando c'è buio, vietare a chi porta gli occhiali di guidare, ai poveri di frequentare certi ambienti e ovviamente a quelli di colore di sedersi sugli autobus.....

Se la moglie dell'iman va a scuola a prendere il figlio con il burka o con il bikini che differenza fa? va sempre e comunque a prendere il figlio......
Mi viene in mente una battuta che non mi ricordo chi aveva fatto su alba parietti.

"Alba Parietti ha la mente aperta. Da parte a parte"

Snorky non fare di tutta l'erba un fascio. Non credo che paragonare discriminazioni lontane tra loro possa aiutare a capire il problema.
Se si parla di leggi, si parte da diritti. Io ho il diritto di andare in banca e vedere in faccia chi è in fila con me? Si. Punto.
Di contro una situazione che comprende Cremona, cellule terroristiche, imam, processi, menate varie può giustificare la paura di una madre? Io credo di si. Punto.

Poi ovviamente una stronzata del genere tira in ballo strumentalizzazioni politiche immense. E le dinamiche della politica, si sa, sono fatte per dividere.
Ultima modifica di Prof._Anteguerra il 28/09/2005, 19:11, modificato 1 volta in totale.
cudiel

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secondo me sarebbe "cortese" che quella donna non mettesse il burqa, anche perchè il corano non lo prescrive, ma è suo diritto farlo se vuole, quanto è mio diritto d'inverno bardarmi con sciarpe, giacconi e cappelli che difficilmente rivelano qualcosa su di me.

comunque è bastato parlarne tra noi per capire chi è questa persona, per cui è FIN TROPPO riconoscibile (certo magari in casa dell'imam ci sono 7 donne che si passano il burqa a vicenda per uscire, ma la cosa ci riguarda poco, no?).

e in generale mi puzza di provvedimento ad personam, come se si vietasse di ascoltare i Jethro Tull che tanto si sa che si fa dispetto solo al Prof. Anteguerra :P
Neuz

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In linea di massima sono d'accordo. Niente burqua nei luoghi pubblici. Bisogna essere identificabili.
(Ma mi chiedevo: e i travestiti? Non potrebbe valere lo stesso discorso per loro? Parlo di travestiti e non di transessuali, attenzione. Come la mettiamo?)
Il chador ci sta invece. Come ci stanno le suore.

Prezza: per una volta hai fatto un commeto che mi sento di appoggiare appieno.


Bisogna parlare di TOLLERANZA quando ci si addentra nello spinoso argomento della multiculturalità.
Tolleranza bilaterale, si intende.
cudiel

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ma da quando in qua ve ne frega che chissàchi sia riconoscibile?
capisco le madri che si sclerano perchè prima vedono il TG4 e poi vedono "la donna mascherata" fuori da scuola, ma il sindaco dovrebbe avere una visione un po' più ampia.
a me fanno più paura certi tossici riconoscibilissimi, mica una mamma che porta il bimbo a scuola.
sta portando il bambino a scuola, vuol dire che questa donna spera che la scuola gli insegni qualcosa, che l'educazione dello stato può dare qualcosa a suo figlio e che troverà ambini disposti ad accettarlo anche se prega un Dio diverso.
figuriamoci. con le mamme isteriche che si ritrovano.
la TOLLERANZA è già un concetto negativo, presuppone il fastidio, il riconoscimento del diverso, e il conseguente sforzo di non farci caso.
parliamo di ACCETTAZIONE.
radicalfreak

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Mah, credo che dal punto di vista della legge si debba essere riconoscibili in viso nei luoghi pubblici, ma non vorrei dire una stupidata. In tal caso tutti riconoscibili: musulmani, cattolici, buddisti, atei, bestemmiatori eccetera. L'Italia è uno stato laico ( ;D ;D ;D ;D ;D ;D), non uno stato dove in nome della religione si fà quel che si vuole, eppoi di questo se ne occupa già il Vaticano....

Detto questo, il burka viene indossato anche per scelta, non va visto sempre e comunque come una imposizione, e le lamentele dei genitori mi sembrano frutto del terrorismo psicologico che si sta facendo in tutto l'Occidente nei confronti degli islamici.

Eviterò invece di commentare le dichiarazioni di un politico cremonese che vi invito comunque ad andare a vedere sullaprvincia di ieri o l'altro ieri. Deliranti e disgustose allo stesso tempo!
rootsman
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Prezza ha scritto: secondo me sbagli... l'obbiettivo primario sarebbe quello di riuscire ad integrare gli stranieri nel nostro paese... attenzione non dico che tutte da domani devono togliersi il burqa... però dobbiamo (sia noi italiani che loro stranieri) trovare una via di mezzo che possa rendere la nostra una società multirazziale... così si rischia solo di ghettizarli e non mi sembra la soluzione migliore...
non è solo il problema di essere riconoscibili... ma bensì dei diritti che dovrebbe avere una donna islamica... a prescidere dalla religione
e qual'è il modo per integrare gli stranieri ?
vederli mangiare mc donald's e andare in piazza della pace a fare gli aperitivi?
io ripeto che i problemi sono altri: casa ,lavoro, caro libri(penso che sappiate cosa si spenda per andare all'università) e mille altri ancora
poi anche per me lo stato deve essere laico,però in questo paese se una donna porta il burqa si fa uno scandalo e se ci sono i crocifissi nelle scuole li si giustifica come segno di apertura......
mi dispiace ma io non partecipo.....................
vabbè parlare di massimi sistemi,ecc. ecc. però odio essere preso per il çul°

e il burqa è l'ultimo dei problemi da affrontare per l'integrazione.
parliamo di come vengono trattati gli stranieri nella nostra tranquilla città,di come sono trattati dalle forze dell' ordine,di quali diritti hanno e in quali situazioni sono costretti a vivere....
ma intanto noi pretendiamo rispetto  per la nostra cultura e poi affermiamo che loro nei loro paesi gli occidentali li trattano di m.rd@ quindi non possono venire a comandare da noi....

per me così non si arriva da nessuna parte... quindi niente strumentalizzazioni,sopratutto in un paese che ha come capo del governo uno che è stato assolto solo perchè ha cambiato una legge e non perchè sia innocente...........

"...sono lo straniero nella mia nazione e sai che c'è la repressione schiaccia e non fa piu per me...."
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Prof. Anteguerra ha scritto: Snorky non fare di tutta l'erba un fascio. Non credo che paragonare discriminazioni lontane tra loro possa aiutare a capire il problema.
Se si parla di leggi, si parte da diritti. Io ho il diritto di andare in banca e vedere in faccia chi è in fila con me? Si. Punto.
Di contro una situazione che comprende Cremona, cellule terroristiche, imam, processi, menate varie può giustificare la paura di una madre? Io credo di si. Punto.

scusa ma allora vorresti che venisse fatta una legge che obbliga chi è in banca con te a fare la fila a girarsi perchè tu lo possa riconoscere?!....macccchettttefrega.....al massimo il problema del riconoscimento lo avrà chi dovrà interagire con quella persona tipo il funzionario di banca..........
.......e non sono neanche daccordo sulle giustificazioni che una madre può dare alle proprie paure.....una madre NON deve avere timore di un'altra madre che porta suo figlio a scuola perchè ha il viso coperto.........certo se si tratta di un passamontagna e ha una pistola in mano qualche problema è meglio farselo..........
Cmq sono daccordo con Cudiel......accettazione è meglio di tolleranza........(sempre se con accettazione non intendesse un determinato modo di fare a pezzi una persona...)

Cmq io ho deciso che non voglio farmi fottere da nessun tipo di paura che possa portarmi ad avere mancanza di fiducia verso il genere umano........
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cudiel ha scritto: la TOLLERANZA è già un concetto negativo, presuppone il fastidio, il riconoscimento del diverso, e il conseguente sforzo di non farci caso.
parliamo di ACCETTAZIONE.
Bravissimo Cudiel.
Comunque, ragazzi, attenzione: il burqa vero è una specie di tenuta alla Darth Vader affatto comoda da indossare, mentre noi stiamo parlando di un indumento che copre la parte inferiore del volto e basta... Come, appunto, una sciarpa d'inverno. Perché dovrei allarmarmi se una donna gira con la parte inferiore del volto coperta? E soprattutto se la vedo fare un'azione facilmente riconoscibile, come andare a prendere il bagolo a scuola? Fra l'altro, se è lei che sceglie di indossarlo, semmai quella è l'affermazione di un'identità personale... Se noi glielo strappiamo a forza ci dimostriamo noi incivili. Certo, questo non lo sapremo mai, magari è il marito che glielo impone...

E in ogni caso anche Rootsman ha un bel pacco di ragione. Ha senso dedicarsi tanto ad un provvedimento del genere? Ci sono ben altre magagne da risolvere...
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
Agharti

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rootsman ha scritto: il fatto è che c'è una donna (in specifico la moglie dell' ex imam di cremona,ora sotto processo) che gira col burqa,anche davanti a scuola dove va a prendere il figlio.....
da qui il caso..
posto dai genitori degli altri studenti e preso al balzo da certe forze politiche....
Se questo è vero, in un certo modo sono d'accordo.
Sapendo ed avendo a che fare con i bimbi piccoli posso assicurare che le precauzioni che si prendono verso di loro non sono mai sufficienti. I bambini devono essere tutelati, e se non si è certi della identità della persona che è con loro o alla quale li si sta affidando il problema diventa serio. Se fossi una maestra d'asilo o di scuola elementare cercherei di parlare con queste donne per avere altri elementi per riconoscerle al di la di quello che vedo, ma la soluzione non è cosi immediata soprattutto agli inizi, e ragionando per la sicurezza del bimbo.

Ovviamente il divieto si estende ad altri casi. E' giusto impedire ad una donna di esprimere in questo modo la propria religiosità? In uno stato laico ovviamente si, ma sappiamo benissimo che in Italia la Chiesa ha ancora una forte influenza, e lo abbiamo visto nell'ultimo referendum. E' sempre la solita storia, giusto o sbagliato che sia certi provvedimenti vengono presi solo a seconda della aria che tira nell'ambiente politico, e la cosa triste è che non si capisce più da che parte stia la persona che li prende (aggrappato alla sua seggiola direi).

L'unica cosa che mi stupisce è che ci sono persone che pensano di potersene fregare di queste cose.

snorky ha scritto: non so' poi si potrebbe evitare di far circolare gente disabibile,sai magari per non impressionare nessuno....e perchè non obbligare ai brutti di uscire solo quando c'è buio, vietare a chi porta gli occhiali di guidare, ai poveri di frequentare certi ambienti e ovviamente a quelli di colore di sedersi sugli autobus.....

Se la moglie dell'iman va a scuola a prendere il figlio con il burka o con il bikini che differenza fa? va sempre e comunque a prendere il figlio......
Non ha alcun senso questo discorso. Mi sembrano le classiche frasi alla Dawson's Creek. Per l'amor del cielo, che si vada oltre. Il punto non è proprio questo. E prezza ha rgione quando dice che il problema non è solo quello di essere riconoscibili.
E' il capire il perchè una donna decide di mettersi il burqua, è capire se il burqa è tanto diverso dal velo di una suora o dall'abbigliamento delle donne di 40 anni fa qui da noi, è capire perchè fa paura e cosa in realtà rappresenti. Sono le modalità con cui possiamo arrivare all'integrazione, ovviamente da entrambe le parti.
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Kappo
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Cavoli.... "Al mio segnale scatenate l'inferno".... è bastata la parola "Burka" (o Burqa, come preferite) a farvi scatenare.

Non avevo postato subito il mio punto di vista, e secondo me ho fatto bene, in tal modo vi ho fatto tirar fuori una bella discussione.
Il mio punto di vista è il seguente :
La legge Italiana dice che "chiunque deve essere riconoscibile". Pertanto, in nome del rispetto di tale legge, trovo giusto il divieto di portare il Burqa dove, con il termine "burqa", si intende:"Abito che copre il volto. Non e' richiesto dall'Islam, ma e' simbolo di consuetudini ed usanze dei popoli nomadi".
E ancora : "copertura totale (solitamente di colore nero), guanti compresi, con feritoia per gli occhi" che si differenzia dallo "Chador", o "Hijab", o "velo islamico": "copertura della donna, non aderente, lungo tutto il corpo, compresi seno e capelli; restano scoperti soltanto le mani, il viso e i piedi" (fonte).
La legge (che si sta estendendo a livello Europeo) vieta tale "capo di abbigliamento" in quanto con tale abbigliamento chiunque può costituire una potenziale minaccia per la società. Es. : terrorista che vuole "bombizzare" la metro di milano. Cintura con tritolo, burqa ed il gioco è fatto, non serve nemmeno lo zainetto dove nascondere la bomba.
Il decreto comunale (inutile se vogliamo puntualizzare, in quanto già esiste una legge nazionale in tal senso che per di più si estende anche alla strada, non solo agli edifici pubblici), non fa altro che garantire la riconoscibilità del soggetto. Non vieta lo chador, vero simbolo di identificazione religiosa.
Aldilà della sottile differenza, penso che la decisione del sindaco sia giusta (altrimenti chi mi potrebbe vietare di andare a fare un bonifico in banca indossando una maschera di carnevale?).
Aldilà dei discorsi di discriminazione, Snorky, qui non si sta dicendo "sei musulmano/a? : niente ingresso negli uffici pubblici", qui si dice "chiunque tu sia, se entri in un ufficio pubblico devi farlo a volto scoperto". Che poi i giornali e le loro versioni televisive sfruttino la notizia strumentalizzandola in maniera politica, è tutta un'altra cosa.
Personalmente, con l'attività di soccorritore, mi pongo delle domande : se devo soccorrere una donna che indossa il burqa, come mi devo comportare? E' più importante salvarle la vita o mantenerne l'integrità religioso/culturale? sembra una cazzata, ma le implicazioni sono numerose e per qualcuno importanti....

A voi la palla....
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Prezza

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rootsman ha scritto:
poi anche per me lo stato deve essere laico,però in questo paese se una donna porta il burqa si fa uno scandalo e se ci sono i crocifissi nelle scuole li si giustifica come segno di apertura......

era quello che volevo scrivere anch'io... l'integrazione dev'esserci da ambo le parti... per quanto riguarda lo stato laico anch'io lo vorrei però siamo fregati in partenza... il vaticano veglia su di noi...
rootsman ha scritto: e qual'è il modo per integrare gli stranieri ?
vederli mangiare mc donald's e andare in piazza della pace a fare gli aperitivi?
io ripeto che i problemi sono altri: casa ,lavoro, caro libri(penso che sappiate cosa si spenda per andare all'università) e mille altri ancora
e tu pensi che l'integrazione razziale non sia un problema??? ci vantiamo di poter viaggiare nello spazio, di poter combattere numerose malattie che porterebbero a morte certa, ma non riusciamo a convivere con una persona con la pelle di colore diverso dal nostro... e questo sarebbe l'homo sapiens??? il problema non è il burqa in sè (alla fine dei conti uno può fare ciò che vuole... sempre che non vada ad intaccare la libertà degli altri)... il vero problema è che la maggior parte delle persone non sa convivere con quelle che gli stanno attorno... se andiamo avanti così rischiamo di finire come in america dove nelle città si trovano little italy, chinatown e così via... la tanto razzista germania ha un'elevatissima concentrazione di turchi che si sono integrati (vi siete mai chiesti perchè tutti i cartelli pubblicitari dei kebab sono scritti in tedesco???)
Neuz ha scritto: .
Prezza: per una volta hai fatto un commeto che mi sento di appoggiare appieno.
perchè di solito scrivo str@#§te???  :'(