Devi sentire se l'accordo armonico risuona con l'altr* altrimenti rischi di prederlo sonoramente in çul° (parlo per esperienza personale...e poi dicono che solo gli uomini sono stronzi).marlenina ha scritto: L'altra faccia, però: ho paura del contrario. di lasciarmi erodere, di lasciar toccare l'interno. come molti, certo.
la solitudine
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Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
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Ah, puntualizzo che non parlavo per forza di rapporto "sentimentale"... ma si può prenderlo in çul° anche nell'amicizia effettivamente.(A)narchiste ha scritto: Devi sentire se l'accordo armonico risuona con l'altr* altrimenti rischi di prederlo sonoramente in çul0 (parlo per esperienza personale...e poi dicono che solo gli uomini sono stronzi).
...integrare la sconfinata equazione dell'universo per mezzo dell'Integrale elettrico di vetro, dal respiro di fuoco
Uhm, non e' facile da spiegare il concetto della MIA solitudine.Vitellozzo ha scritto: A dire la verità Ranca non mi pare una persona sola.
Nessuno di voi ha mai letto "Uno, nessuno e centomila" di Pirandello?
Io quando l'ho letto ho trovato geniale l'interpretazione delle relazioni con le altre persone come proiezione imperfetta del tuo ego, e' come quando non ti riconosci completamente in una fotografia.
Piu' permetti ad una persona di conoscerti, piu' aggiungi dettagli all'immagine che quella persona ha di te, rendendola quindi gradualmente piu' simile all'originale.
Nel mio caso personale, le mie vicissitudini mi hanno portato alla scelta lucida, consapevole e razionale, non dettata dalla paura o dalla timidezza, di tenere per me alcuni dettagli fondamentali della mia persona. Non si tratta, per carita', di scheletri nell'armadio o chissa' quali terribili segreti, sono delle sorte di "paletti" che definiscono uno "spazio interiore" completamente vuoto, un eremo mentale nel quale rifugiarmi e riuscire a non essere.
credo che sia una delle forme più brutte... ogni tanto capita anche a meGio Vox ha scritto: Spesso mi sento un solitario anche in mezzo a moltissime persone.
io di solito vivo la "mia" in 2 modi differenti, direttamente proporzionali allo stato d'animo del momento:
-la solitudine positiva, che è quella che mi porta a ragionare, a pensare sul mio futuro, sui piccoli problemi. Quando mi succedo tendo a isolarmi per un buon periodo, sembra strano ma questa è quella che ha livello temporale mi ruba più tempo;
-la solitudine negativa, quella dove ti chiudi in te stesso e ti corrodi il fegato al continuo pensare, tendenzialmente dura meno di quella sopra citata (dato che cerco di reagire per uscirne), ma lascia sempre il segno a volte pure indelebile...
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La spiegazione perfetta della teoria dell'uovo prossemico dal quale, sostanzialmente, tutti noi ci circondiamo.Ranca ha scritto: Nel mio caso personale, le mie vicissitudini mi hanno portato alla scelta lucida, consapevole e razionale, non dettata dalla paura o dalla timidezza, di tenere per me alcuni dettagli fondamentali della mia persona. Non si tratta, per carita', di scheletri nell'armadio o chissa' quali terribili segreti, sono delle sorte di "paletti" che definiscono uno "spazio interiore" completamente vuoto, un eremo mentale nel quale rifugiarmi e riuscire a non essere.
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Clap, clap, clap, clap. Complimenti Carla, ancora complimenti. Deduzione impeccabìle.marlenina ha scritto: La spiegazione perfetta della teoria dell'uovo prossemico dal quale, sostanzialmente, tutti noi ci circondiamo.
Oh Bucaiola! Tu mi tradisci! Tu dici "VENGO!" e invece tu pisci!
mah... la solitudine...
ho un rapporto ambivalente con la solitudine...
ci sono stati periodi in cui l'ho evitata accuratamente, giorni e giorni, settimane e settimane di fila, ogni istante della giornata eccetto quelli dedicati al sonno... e altri in cui l'ho scelta e goduta...
anni fa però la mia scelta di solitudine era dettata da un sentimento similromantico pervaso da malinconia
ora la mia scelta è molto più tranquilla, serena... talvolta ho solo voglia di stare da sola. altre volte valuto la compagnia che potrei avere e mi dico... "lasum perder..." e mi faccio i fatti miei.
in fin dei conti da sola ci sto bene, anche se quando vorrei fare un po' di casino con gli amici e non c'è un anima in giro mi girano un bel po' le palle
il vuoto assoluto in cui si rifugia ranca? impossibile... le mie cellule grigie non stanno mai a riposo. se le metto a tacere, il più delle volte, creano senza il mio consenso e non posso che ascoltarle
ho un rapporto ambivalente con la solitudine...
ci sono stati periodi in cui l'ho evitata accuratamente, giorni e giorni, settimane e settimane di fila, ogni istante della giornata eccetto quelli dedicati al sonno... e altri in cui l'ho scelta e goduta...
anni fa però la mia scelta di solitudine era dettata da un sentimento similromantico pervaso da malinconia
ora la mia scelta è molto più tranquilla, serena... talvolta ho solo voglia di stare da sola. altre volte valuto la compagnia che potrei avere e mi dico... "lasum perder..." e mi faccio i fatti miei.
in fin dei conti da sola ci sto bene, anche se quando vorrei fare un po' di casino con gli amici e non c'è un anima in giro mi girano un bel po' le palle
il vuoto assoluto in cui si rifugia ranca? impossibile... le mie cellule grigie non stanno mai a riposo. se le metto a tacere, il più delle volte, creano senza il mio consenso e non posso che ascoltarle
Oggi mi sento cosi' vuoto che non trovo nemmeno parole per esprimerlo... E' come cercare di dare un nome a una non-cosa.
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Vi prego è bellissimo!!!
Un gruppo di persone che si conoscono tutti, che si vedono tutte le sere, cheabitano in una città relativamente piccola, che hanno per di più bisogno di internet per comunicare, usano un forum per dirsi che si sentono sole!!!!
Aggiungiamo che magari è vero e legittimo che ci sentiamo soli, e la cosa diventa ancora più paradossale!!!
Geniale!!!
Un gruppo di persone che si conoscono tutti, che si vedono tutte le sere, cheabitano in una città relativamente piccola, che hanno per di più bisogno di internet per comunicare, usano un forum per dirsi che si sentono sole!!!!
Aggiungiamo che magari è vero e legittimo che ci sentiamo soli, e la cosa diventa ancora più paradossale!!!
Geniale!!!
Vogliamo solo McA! Vogliamo solo McA! Vogliamo solo McA...
Eh ma devi capire che la solitudine di cui si parla qui ha una accezione privata, esistenziale, puramente mentale.
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La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri.
Estratto de "Il lupo nella steppa" di Herman Hesse, ovvero la mia biografia letteraria.
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Una volta amavo la solitudine, era la mia vita...
Ora nn lo so più , molte volte penso di aver paura di rimanere totalmente sola...
Ora nn lo so più , molte volte penso di aver paura di rimanere totalmente sola...
Ultima modifica di fataneve il 11/09/2006, 20:03, modificato 1 volta in totale.
..Ci sono cose che non puoi vedere con gli occhi, devi vederle con il cuore e questo non è facile...
Mi sono vista morire non credevo, sono solo stordita da alcool, sigarette e i miei sogni
La mia anima è riflessa nei tuoi occhi
Mi sono vista morire non credevo, sono solo stordita da alcool, sigarette e i miei sogni
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penso che si riesca a dare un valore positivo alla solitudine solo quando si è sperimentato il contrario, in quelle volte in cui stare da solo è una scelta(più o meno consapevole)!
Ultima modifica di mik il 16/01/2007, 14:39, modificato 1 volta in totale.
Oggi e' tornata a trovarmi una vecchia compagna, quella che inizia per D.Ranca ha scritto: Oggi mi sento cosi' vuoto che non trovo nemmeno parole per esprimerlo... E' come cercare di dare un nome a una non-cosa.
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Se vuoi chiama.Ranca ha scritto: Oggi e' tornata a trovarmi una vecchia compagna, quella che inizia per D.