Lavorare modifica i nostri processi mentali?

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

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JJSante
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Bazzicare Cremonapalloza altera i tuoi processi mentali.
Figurati quelli di McA. Ha nel muso una balia forte di 22.000 post.
(Il conteggio comprende tutti quelli che avrebbe pubblicato ma che non lo convincevano e lo hanno spinto a pigiare il bottoncino "indietro"...)
Ranca

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.ferro ha scritto: 04/05/2006, 10:27Ranca se lavori per comprarti una casa è finita, sennò quando l'hai presa (poi mi racconti come si fa che io ci provo dagli anni 80) che fai? Punti al Mercedes? Poi alla barca?
Entra nell'ottica del lavoro come gioia finalizzata a se stessa ..
Il concetto di lavoro come gioia fine a se' stessa per ora non riesco a sentirlo mio... Vedo il lavoro piu' che altro come un mezzo per acquisire maggiore liberta' personale. E' un concetto di interscambio. Lavorando "cedo" una parte della mia liberta' al lavoro, e in cambio ottengo delle altre liberta'. La consapevolezza di un'autodeterminazione che per me e' fondamentale. Poi sono convinto che questa mia esigenza sia dettata dal mio carattere che mi porta alla continua ricerca di grandi spazi dedicati esclusivamente a me stesso.
Per spazio non intendo certo uno spazio "fisico", ma uno stato mentale che nella mia situazione famigliare attuale e' costantemente invaso e minacciato.
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gasta
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Ranca ha scritto: 04/05/2006, 12:47Il concetto di lavoro come gioia fine a se' stessa per ora non riesco a sentirlo mio... Vedo il lavoro piu' che altro come un mezzo per acquisire maggiore liberta' personale. E' un concetto di interscambio.
Io non lo so.
Io mi sa che la vivo come Ferro, ormai, la giornata.
Mi sveglio con un misto di ansia, agitazione ed euforia per quello che faro'.
La sfida e' tangibile. Devo dimostrare che sono in grado di rendere concreta un'idea, rispettando regole formali.
La mia liberta' "personale" e' andata a farsi fottere qualche mese fa.

Quello che faccio risucchia sangue, tempo, sorrisi.
Li trasforma e li rende in forma di denaro (poco) e soddisfazione (tanta).
signo
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mah, dato il lavoro che faccio devo necessariamente staccare due/cinque minuti dopo la fine del mio orario di lavoro, e  anche quando lavoro, per lavorare decentemente, devo tenere un piede dentro e uno fuori sennò rimango completamente in balia delle cose con cui ho a che fare..

e poi se hai veramente qualcosa da fare-dire-ascoltare-guardare quando non lavori è tutto molto più leggero. mi permette di ripensarci cinque minuti prima di rimetterci piede, così riduco la nausea da semimobbing e precariato che ho praticamente ogni giorno.

[lavorare sta modificando i miei processi mentali solo perchè ho dovuto necessariamente moderare e concentrare i miei vizi e le mie abitudini fuori dal lavoro. ho iniziato a bere la doppio malto perchè ho meno tempo per fare l'aperitivo, uscire la sera e raggiungere l'obiettivo.]