I Mistici dell'Occidente io l'ho già macinato in tanti modi diversi e ogni ascolto mi piace di più.
Rispettivamente alla discografia loro, è in lineare continuità con
Amen, direi - a partire dal titolo.
Meno suonini elettronicosi (rispetto tipo a
Il Sussidiario Illustrato della Giovinezza!) e ancora più cura nel super arrangiamento (notare che nei manifesti del tour, infatti, sotto a "Baustelle" c'è scritto anche "e l'Orchestra dei Mistici dell'Occidente").
I temi e le peculiarità dei testi più o meno sono ancora quelli, anche se forse un pochino meno adolescenza e più delirio mistico, per l'appunto, e ovviamente ancora tanta tanta tanta decadenza e nostalgia...
Tutto il disco per me vale fosse anche solo per sentire la successione dei primi due pezzi,
L'Indaco e poi
S. Francesco (forse la mia preferita di questo album...), che messi in quell'ordine mi distruggono completamente, non lo so, forse è il contrasto che creano, non lo so...
Comunque, io sono fottutamente di parte perché li adoro. Chi li detesta continuerà a detestarli, perché non ci sono dei cambiamenti chissà quanto stravolgenti. Per un fan, invece, credo che quest'album sia un nuovo fantastico pasto di cui nutrirsi, una conferma.
Ecco il video de
Gli Spietati (tutto il disco solo per l'ultima strofa di 'sto pezzo!). Anche se pure questo video, come un po' tutti quelli che mi è capitato di vedere dei Baustelle, mmmm, no, non mi piace (meglio però di
Charlie fa surf o
La guerra è finita, che avevano la forza addirittura di buttare giù i brani, per me, che fastidio!).