[POST-Area] Noise, drone, ambient - NICO VASCELLARI

[unanota]

[POST-AREA]
Noise, drone, ambient

Sonorità estreme.
Suono puro.
Il drone che diventa movimento culturale, smette di essere rumorismo e assume mille connotati.
Cosa c'entrerà mai, poi, il cupo rumore con la musica d'ambiente, per definizione genere di nicchia dell'elettronica minimal, priva di ritmo e struttura definita, con il compito principale di fare da semplice sottofondo (ma con un'intrinseca difficoltà e profondità compositiva)... E invece alcuni musicisti post-metal saccheggiano e fanno proprie queste caratteristiche, incupendone il suono e dando (molto) fastidio. Profondi legami con le arti visive, la grafica, le suggestioni dei simboli.


Voglio segnalarvi il reportage di "CUCKOO", installazione/performance/sonorizzazione dell'artista italiano NICO VASCELLARI.
[Milano, centro culturale ViaFarini, 28 novembre 2006]
L'artista è coadiuvato dai suoni di Stephen O'Malley e di John Wiese; ovvero, dai prime movers della scena drone, nelle rispettive formazioni di SUNN 0))) e BASTARD NOISE.

Nico Vascellari - Cuckoo

[marlenina]

Partiamo dalle foto, visto che ho fatto scorrere prima quelle: ancora non le avevo viste, e fanno un certo effetto. Ambientazione surreale, specie la terza immagine in basso: quei bastoni come gabbie che pendono dal soffitto, qualche testa del pubblico imprigionato, l'inquietante O'Malley o Wiese incappucciato di nero... ce ne sarebbe già abbastanza qui. Ma poi viene il racconto, ed è bello vedere come hai cercato di trasporre i cumuli di sensazioni provati istante per istante, accanto alla descrizione di quel che si vedeva. Non so rendermi conto perché non ho mai assistito a qualcosa del genere, ma ciò che più mi intriga è l'assoluta apparente assurdità di tutto ciò, la carica emozionale, ma soprattutto il coinvolgimento di un pubblico che quasi non può più essere chiamato tale, ma è parte integrante del vortice. E sarebbe davvero interessante indagare come vengano ideati, pensati questi "spettacoli" così atipici, imponenti, totali...
Concludo con una fotina spettacolare che prima o poi andava postata...

[unanota]

Spettacolo!!!
Sento i feedback da qua... piiiiiiiiiii!



Grazie Marlenina per il commento.
L'installazione è ancora visibile al centro di Viafarini (in Via Farini, a Milano, vicinissimo alla stazione di Porta Garibaldi), fino al 28 gennaio. Credo che venga pure proiettato il resoconto video/sonoro della performance.

[unanota]

CUCKOO", installazione/performance/sonorizzazione dell'artista italiano NICO VASCELLARI.
[Milano, centro culturale ViaFarini, 28 novembre 2006]

Ho trovato sul sito di Stephen O'Malley il trailer del video (in preparazione) che racconta l'esperienza di CUCKOO.
Le riprese sono fedeli, il suono è registrato abbastanza bene (chiaramente NON si sente come dal vivo).
Tuttavia un video di 6 minuti non è di certo in grado di trasmettere tutte le sensazioni provate...
(magari provate a confrontare le immagini con il report che avevo scritto per CM)

Qui il video di CUCKOO - Nico Vascellari w/ Steve O'Malley, John Wiese

[andy b]

scusa la domanda ma quello che si sente nel video tu lo definisci musica?

[JJSante]

365 Loops

[unanota]

scusa la domanda ma quello che si sente nel video tu lo definisci musica?

Trovi forse la parola "MUSICA" nei post che ho scritto in questo thread?
Non mi pare.
Ho parlato di SUONO, questo sì.
E di DRONE.

Ripeto comunque che il video è un trailer estrapolato da circa un'ora di sonorizzazione, per cui non è possibile coglierne il filo.
Legittimo che queste cose vi facciano cagare. Legittimo che non le capiate o che non siate predisposti a capirle.
Nessun problema.
Ho voluto postare il video per permettere ai pochi interessanti, se lo desiderano, di comprendere cosa avevo scritto nel mio report, ed eventualmente di commentare.

[andy b]

...per cui non è possibile coglierne il filo.
Legittimo che queste cose vi facciano cagare. Legittimo che non le capiate o che non siate predisposti a capirle.

e quale sarebbe il filo da cogliere?
queste cose non mi fanno cagare,assolutamente,mi fanno dubitare sulla sanità mentale di chi le fa.io di ampie vedute ne sono pieno fino ai capelli,cerco di capire tutto quello che circumnaviga il mio encefalo ma la spazzatura è e rimane spazzatura.
(anche se ricordo una puntata dei simpson nella quale homer riesce a creare delle "stupende" opere d'arte con l'immondizia)

[Ranca]

la spazzatura è e rimane spazzatura.

Questo secondo me e' un ragionamento sbagliato.

Da wikipedia:

[tt]L'arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, porta a forme creative di espressione estetica.[/tt]

Nel momento in cui un musicista, a seguito dei suoi studi, delle influenze musicali, delle esperienze e della capacita' tecnica acquisita decide di sopstarsi al di fuori dei canoni comunemente definiti "musica" per sperimentare nuove forme di produzione sonora non puo' essere definito "spazzatura". E' un artista che sperimenta, che utilizza forme estreme di suono e di rumore per esprimersi.

[andy b]

certamente ranca hai ragione.

ma come un musicista è libero di uscire da questi canoni musicali per gettarsi nei meandri della follia mentale così io sono libero di dire che magari non gli è riuscito molto bene e che quello che ha fatto è spazzatura.

[unanota]

io sono libero di dire che magari non gli è riuscito molto bene e che quello che ha fatto è spazzatura.

infatti, nessun problema.
Accetto il tuo commento.
Soltanto, voglio mettere l'accento sul fatto che per commentare un'esperienza del genere sia strettamente necessario prendervi parte. Probabilmente anche io, se non l'avessi vissuta, darei giudizi stroncanti.
Se permetti, 6 minuti concentrati in pochi pixel quadrati sono ridicoli; se hai pazienza di (ri)leggere il report che scrissi, ti accorgerai che ho sottolineato il fatto che tutti e cinque i sensi hanno ricevuto diversi stimoli. Non solo udito e vista, quindi, come si percepisce stando seduti davanti al computer.
Non so se mi sono spiegato; comunque non sto scrivendo stronzate.

Aggiungo poi che per comprendere certe espressioni artistiche non basta considerarsi aperto mentalmente e/o artisticamente, ma è fondamentale avere una cultura su determinati movimenti artistici e di espressione sonora particolarmente "radicali".
Condividi, o no?

e quale sarebbe il filo da cogliere?

Il filo da cogliere è il cambiamento d'intensità della sonorizzazione e dell'esperienza.
Non si tratta di un'ora "piatta", come magari si può evincere dal video, bensì ha un filo conduttore, con diversi picchi e momenti topici, sia nei suoni che nei movimenti.

[andy b]

scusami se insisto però la questione mi urta parecchio.
passi l'originaltà della rappresentazione teatrale ma tu insisti (mi sono letto il tuo reportage) sull'aspetto sonoro della situazione e sull'uso della chitarra elettrica e della linea vocale e di tutti quegli amenicoli elettronici (a modulazione di frequenza tipo la mia banda suona il rock) che io reputo fastidiosi perchè assomigliano tantissimo a quello che potrebbe uscire dalla mia chitarra se la prendesse in mano mio cuggggino di 2 anni.
scusa tanto il mio discorso da bigotto ma vascellari dovrebbe rendersi più comprensibile e bucarsi di meno,riuscirebbe a comunicare più cose al pubblico.

è come dire che questo e questo sono pittori.

[unanota]

Beh, ho riletto anch'io il mio reportage.
Non ho mai parlato di ORIGINALITA'. Non ho mai usato questa parola.
Idem per gli amenicoli elettronici (che peraltro non c'erano, o perlomeno non nel modo in cui pensi: nel senso che il suono era estremamente grezzo, cupo, fastidioso. I filtri usati da Wiese sulla voce di Vascellari non sono nulla di eclatante. Non ho udito suoni da esclamare "Ollamadonna che roba pazzesca!" -leggi: "ricercata". Sto cercando di paragonare suoni elettronici strani a un assolo di un guitar hero. Beh, queste cose non c'erano. Tutto molto semplice e diretto-).
E insisto sul "fastidio" del suono portato all'esasperazione.

Poi, scusa una cosa: tu hai visto Vascellari dal vivo? Hai visto la sonorizzazione dal vivo?
Mi pare di no. Non vedo come tu possa sostenere la critica senza aver vissuto l'esperienza della sonorizzazione.
(ripeto: senza offesa.)

Poi sul rumore abbiamo già fatto discussioni altrove, magari citando gli Egonauta o altra gente (che col rumore hanno ben poco a che fare).
Questione di gusti, questione di cosa si cerca ascoltando quelle cose.

Ripeto l'interrogativo a cui non hai risposto:

Aggiungo poi che per comprendere certe espressioni artistiche non basta considerarsi aperto mentalmente e/o artisticamente, ma è fondamentale avere una cultura su determinati movimenti artistici e di espressione sonora particolarmente "radicali".
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