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Egregio Direttore,
Le contro-strumentalizzazioni repubblicane da non-repubblicani c'era da aspettarsele. In una città borghese e troppo provinciale come Cremona esistono non pochi signori "Lettera Firmata" che amano tirare il sasso per poi nascondere la mano, conducendo critiche e analisi politiche in odore di pollaio. Più che prese di posizione in favore della "democrazia", insorgendo in difesa di diritti violati di poveri commercianti, utilizzano parole come no-global e sinistra senza alcuna coordinazione logica, quasi vi fosse un nemico non ben identificato, una spia che si annida sotto le pieghe del tessuto democratico. Dove si sprecano parole di indignazione, si lasciano aimè scoperti spazi e strumenti comunicativi già posti a rischio da governanti irresponsabili. Dove lo stolto s'incensa tra le righe di un giornale, allo stesso tempo si nasconde quando è chiamato a protestare in difesa di diritti di sostanziale importanza per la convivenza civile. Masse qualunquiste e silenziose che pretendono di poter parlare di comunismo dopo aver letto un libro sulle foibe, persone senza storia che non sanno analizzare il presente e non riescono a produrre un futuro possibile se non a parole, di fronte al bancone del bar sotto casa. Quando leggo certe lettere a La Provincia penso all'Italia come fece a sua volta Pasolini, avvolta dal letame dell'ignavia e del disimpegno, la quale blatera, ma non cambia mai. "[...] E cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti, governanti, impiegati di agrari, prefetti codini, avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, funzionari, liberali carogne come gli zii bigotti...Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti, proprio perché fosti cosciente, sei incosciente. Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo!"
Cordiali Saluti,
E.B.
(Soresina)
P.s. Nel caso in cui foste intenzionati a pubblicarla preferirei la pubblicaste per intero, senza sospensioni o parentesi. Grazie.
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Forse ad un liberale carogna come gli zii bigotti non è andata giù...
