Piero Ricca svolge oramai da parecchio tempo una campagna di partecipazione diretta alla vita attiva, senza filtro fa domande scomode al potente di turno, molto spesso facendosi insultare o denunciare. Ora smitraglio una sventagliata di link così vi fate un'idea.
Dal blog di Piero, una breve presentazione.
In una lettera aperta, inviata al questore di Milano per informarlo di un fermo abusivo di polizia di cui fui oggetto nel gennaio 2005, ho ritrovato una mia auto-presentazione. Può andar bene, per adesso.
“Due parole su di me ora. Sono un cittadino incensurato (e incensurabile). Non ho mai compiuto un gesto di violenza. Ho sempre rispettato le leggi. Da anni sono impegnato politicamente, in modo trasparente e nonviolento, in mezzo ai movimenti della società civile, per difendere la mia idea di Democrazia Costituzionale. Ho il vezzo di interpellare i potenti richiamandoli alle proprie responsabilità, e il vanto di risponderne sempre in prima persona. Ogni mia iniziativa civile muove dall'esigenza di esprimere a pieno la mia libertà di pensiero ed è in definitiva ispirata al concetto fondante del primato della legge e al valore della testimonianza della verità”.
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