Latte

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

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chiarezza
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Io adoro il latte, da sempre.
Ieri ho ricevuto una mail da un'amica con una notizia, decisamente agghiacciante...qualcuno sa se sia vero?
Il latte ha una scadenza.

Il latte scaduto non venduto viene mandato di nuovo al produttore che PER LEGGE può effettuare di nuovo il processo di pastorizzazione a 190 gradi e rimetterlo sul mercato. Questo processo PER LEGGE può essere effettuato fino a 5 VOLTE.

Il produttore è obbligato a indicare quante volte è stato effettuato il processo, e in effetti lo indica, ma a modo tutto suo, nel senso che chi si è mai accorto che il latte che sta bevendo è scaduto e ribollito chissà quante volte?Il segreto è guardare sotto il tetrabrick e osservare i numerini   

Ci sono dei numeri 1 2 3 4 5. Il numero che manca indica quante volte è scaduto e poi ribollito il latte.

ES: 1 2  4 5 manca il “tre”: scaduto e ribollito 3 volte.

Ma non finisce qui, perché  in uno scatolo da 12 buste ci saranno alcune buste dove manca il numero e altre dove ci saranno tutti i numeri. Attenzione tutto lo scatolone avrà ricevuto questo trattamento. In questo modo le aziende si arricchiscono, riciclando di fatto il latte scaduto, e chi ne paga le conseguenze siamo noi che di fatto beviamo acqua sporca
Io ho fatto due verifiche veloci con quello che avevo in casa:
  • tatrapak con latte fresco: sotto non avevo la serie di numerini che si vede nella foto, ma solo un 2 messo lì così...solo. Fra l'altro non stampato con dell'inchiostro, ma "inciso" sulla confezione...quindi ancora meno visibile. Nessun'altra serie di numeri in altri angoli della confezione,
  • bottiglia di plastica di latte "più giorni": qui non ho trovato proprio niente, nessuna serie di numerini.
...mi auguro si tratti della solita bufala allarmistica che gira via mail...   :-\
Ultima modifica di chiarezza il 17/12/2013, 1:29, modificato 2 volte in totale.
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di siquro è il solito allarme fatto col qulo:
ES: 1   3 4 5 manca il “tre”: scaduto e ribollito 3 volte.
MANCA IL 2, fi§@!

poi nel merito non so, quel che è certo è che la data di scadenza anticipa la scadenza effettiva (che è di almeno 6 giorni) per vari motivi:
- spingerti a consumarlo entro 2-3 giorni dall'acquisto
- mantenere il senso di genuinità evocato dall'idea di latte fresco di una volta, che scadeva veramente in 2 giorni
- tenere ben distinti nel gervello del gonsumatore latte fresco e latte ad alta conservazione

queste cose le ricordo da un servizio di report di qualche anno fa, in cui non mi pare si accennasse minimamente a ribolliture (che al limite sarebbero ripastorizzazioni, immagino).
Ultima modifica di Q il 17/12/2013, 1:29, modificato 2 volte in totale.
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Primo Moroni
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chiarezza
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Q ha scritto: di siquro è il solito allarme fatto col qulo:MANCA IL 2, fi§@!
:-[  ho sbagliato io nel sistemare il testo copincollato...
Q ha scritto: poi nel merito non so, quel che è certo è che la data di scadenza anticipa la scadenza effettiva (che è di almeno 6 giorni) per vari motivi:
- spingerti a consumarlo entro 2-3 giorni dall'acquisto
- mantenere il senso di genuinità evocato dall'idea di latte fresco di una volta, che scadeva veramente in 2 giorni
- tenere ben distinti nel gervello del gonsumatore latte fresco e latte ad alta conservazione

queste cose le ricordo da un servizio di report di qualche anno fa, in cui non mi pare si accennasse minimamente a ribolliture (che al limite sarebbero ripastorizzazioni, immagino).
Che i prodotti non scadano in modo drammatico diventando mortali con la scadenza ok.
Il fatto di ripastorizzare più volte il latte fresco, però, mi fa un certo effetto...
Sono assolutamente ignorante in materia...ma credo che più "manipoli" gli alimenti, più questi perdano le loro proprietà organilettiche.
Che il latte scaduto (non da un mese, ovviamente) e ritirato possa poi essere usato per produrre formaggio, ad esempio, non mi stupirebbe o sconvolgerebbe.
Il ribollirlo/ripastorizzarlo e ripresentarlo al gonsumatore come latte fresco, uguale al latte fresco mai scaduto...beh, mi fa girare il gazzo.
Ultima modifica di chiarezza il 17/12/2013, 1:39, modificato 2 volte in totale.
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rapidissima ricerca et voilà: La bufala del latte ribollito. Facciamo chiarezza.
in cui si smentisce categoricamente, si spiega cosa significano i numeri e si incolpa della diffusione italiana la UIL di Vicenza.
Il Cannocchiale ha scritto:Questa, o queste persone, dovrebbero smetterla di fare sindacato (tra l'altro la UIL non è nota per fare gli interessi dei lavoratori e ancor meno quello dei cittadini) e andare a lavorare sul serio. Possibilmente a spalare fieno, almeno imparerebbero qualcosa del settore agricolo.
Attivissimo risale all'origine della bufala, ovvero il Cile.
Ultima modifica di Q il 17/12/2013, 1:39, modificato 3 volte in totale.
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Primo Moroni
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Q ha scritto: si incolpa della diffusione italiana la UIL di Vicenza
...ma fi§@!
Non ne fanno una giusta nemmeno per sbaglio!
Ultima modifica di chiarezza il 17/12/2013, 1:39, modificato 2 volte in totale.
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...comunque, grazie Q!
Posso continuare a sgargarozzarmi litrate di latte fresco!  :)
Ultima modifica di chiarezza il 17/12/2013, 1:39, modificato 2 volte in totale.
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Kappo
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chiarezza ha scritto: ...comunque, grazie Q!
Posso continuare a sgargarozzarmi litrate di latte fresco!   :)
Se poi conosci qualcuno che ha la stalla (come è capitato a me fino a qualche anno fa, poi ha venduto le mucche), vai a prenderlo direttamente in stalla appena munto, te lo porti a casa, lo fai bollire 10 minuti, tiri su la panna che affiora, e con un po' di frullatore (solo x la panna), hai latte freschissimo (dura 2/3 giorni in frigo - quando non è più buono ha un'odore "acidulo" - e ti garantisco che è tutta un'altra cosa rispetto al latte che compri.... ) e dal frullatore ci tiri fuori un burro "da volare via".....
Però da quando il mio conoscente ha venduto le mucche, la pacchia è finita....  :'(
Ultima modifica di Kappo il 24/10/2010, 10:45, modificato 1 volta in totale.
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