Salto sull'altra sponda...

Spazio dedicato alle votazioni: chi è il più forte giocatore della Cremonese di tutti i tempi ? Chi è la più bella/o donna/uomo del mondo ? Preferisci la verdura o la carne ? Insomma, qui si può votare su qualsiasi cosa ...
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baol
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no, non si parla di omosessualità come voi maliziosetti avrete sicuramente pensato...ma visto il periodo è un quesito politico:
stasera ho appena finito di discutere con un amico sul gravoso e alquanto filosofico tema
"è ammissibile (non dico condivisibile) cambiare idea e passare da destra a sinistra o viceversa?"
la mia personalissima idea è che sia possibile. poi magari vi spiego anche perchè.
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rootsman
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beh che sia possibile non c'è ombra di dubbio
basta conoscere un po' il passato degli attuali politici
e vedere che fine hanno fatto i sesantottini e la generazione dei nostri genitori(notai,avvocati,manager)

quanto a me non credo di poter cambiare radicalmente idea.........
Landrew

Assolutamente possibile e plausibile. se col tempo mi accorgo che a rappresentare le mie idee non è più quello per cui ho votato fino a ieri, il cambio di sponda mi sembra possibile e dovuto.
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unanota
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sì, credo sia possibilissimo.
Tristi testimonianze sono onesti compagni di classe votati all'anticomunismo berlusconiano, dopo anni a criticare l'ometto.
In ogni caso, oltre ad essere possibile, come scrive Landrew sopra, è pure condivisibile.
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marlenina
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E' ammissibile, in un contesto politico del genere;
in un contesto dove alla fin fine l'ideologia è in secondo piano.
E allora sì, semplice passare dal berlusconismo all'antiberlusconismo; difficile invece cambiare "radicalmente" le proprie idee concettuali, basilari... difficile, ma possibile. Secondo me politica romana docet totalmente su queste cose...
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rootsman
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marlenina ha scritto:
in un contesto dove alla fin fine l'ideologia è in secondo piano.

secondo piano?
l' ideologia(vera o finta che sia) è la vera discriminante nella situazione attuale

se si guardano i programmi c'è poi così tanta differenza?
io non mi fido dell' unione, per me se andrà al governo non cambierà le cose come dice....se lo farà mi avrà stupito.
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marlenina
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rootsman ha scritto: se si guardano i programmi c'è poi così tanta differenza?
Appunto, era questo a cui mi riferivo; se ora come ora è così, non è mica tanto radicale o eclatante o strano cambiare un partito...
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il belloso
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baol ha scritto: [..] quesito politico:
[..] "è ammissibile (non dico condivisibile) cambiare idea e passare da destra a sinistra o viceversa?"
secondo me non solo è possibile e normale, ma auspicabile, mi spiego:

in linea teorica (comprensibile e giustificabile)
ogni partito dovrebbe avere una sua ispirazione, sue idee e forse ideologie, non per forza completamente diverse dagli altri partiti, come già detto forse bisognerebbe pensare alla politica in senso multidimansionale, invece di pensarla sempre in modo bipolare, quindi bianco/nero o booleano che dir si voglia
in quest'ottica:

1. non mi sembra strano che un politico con sue idee, probabilmente uniche ed inassimilabili, che ha scelto un partito per affinità con le proprie posizioni, valutando la posizione del proprio partito rispetto a quello di partiti "vicini", scopra di trovarsi maggiormente allineato con le idee del secondo;
questo può capitare soprattuto con la nascita e ricorcolo di nuovi partiti che cercano di "assimilare?" nuove idee nascenti (nascenti per vari motivi)
tornando al concetto di multidimensione una partito come la margherita ad esempio è molto "vicino" a UDC e UDEUR, alcuni di questi sono posizionati nello schieramento di destra altri a sinistra, quindi nel caso 1. avviene un "salto sull'altra sponda"

2. è, secondo me, altrettanto normale che un politico non solo trovi partiti più "vicini" alle proprie posizioni, ma anche scoprendo qualcosa che non gli piace nel proprio partito decida di di spostarsi, allontanarsi da questo, e quindi magari "saltare dull'altra sponda"

3. "Non si crede mai quello che si crede" come dice un filosofo di cui non ricordo il nome (appena lo trovo lo post-o)
con questa frase penso che si possa riassumere la fallibilità umana e la fallacità di un qualsiasi Pensiero fino a prova falsificabile(non ho sbagliato a scrivere)
quindi la possibilità di un politico di cambiare idea, capendo di aver sbagliato, e questo non solo penso sia normale, ma che sia auspicabile, spero che i poltici siano i primi a mettersi in dubbio, a guardare in modo critico le proprie opinioni, posizioni, idee ed etiche

poi ci sarebbe la linea pratica, oltre a quella teorica, forse meno giustificabile, più di basso livello(o d bassa lega), più legata al politico come persona, che come idee, ..
.. ma ora è un po' tardi, penso andrò a letto  ;)
baol ha scritto: la mia personalissima idea è che sia possibile.
poi magari vi spiego anche perchè.
aspetto volentieri le tue idee  in merito  :)
"I fatti?" proferì nuovamente. "Signor Franklin, prenda ancora un sorso di groge si riprenderà dalla debolezza di credere ai fatti! Gioco sleale, signore!"
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il belloso ha scritto: 26/04/2013, 10:59
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baol
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mmm... forse non mi sono spiegato bene...
non mi riferivo ai politici, ma all'elettore medio, che potrebbe essere uno di noi:
è possibile, ad esempio passare dalla destra a alla sinistra e vicev.?
e non intendo per puro capriccio o idiozia o bieco interesse...intendo con profonda e matura convinzione...
il mio amico dice di no, io dico di sì...
come al solito è tardi e il perchè ve lo spiegherò un'altra volta
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si, assolutamente, ii tre punti che ho citato valgono tanto per il politico quanto per noi elettori, mancherebbe altro che le nostre idee e opinioni rimangano le stesse nonostante le nostre nuove esperienze e conoscenze

prendi pure quello che ho scritto e sostituisci la parola "politico" con "elettore", a parte alcuni punti in cui la grammatica perde di significato :D per il resto il discorso mi sembra cmq lineare
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Dexter
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può succedere ma non nel mio caso
Piperita

Dexter ha scritto: può succedere ma non nel mio caso
mai dire mai... ;)
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Dexter
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no no nel mio caso .. 8)mai
cudiel

credo che il salto sia possibilissimo. pensiamo a tutte le persone che hanno votato casini e follini. non saranno tentati oggi di votare margherita e/o mastella? per quanto mi riguarda mi accingo a dare due voti (camera e senato) molto distanti tra di loro, da una scheda all'altra farò un balzo notevole, quasi quanto un "salto di sponda".
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marlenina ha scritto: Appunto, era questo a cui mi riferivo; se ora come ora è così, non è mica tanto radicale o eclatante o strano cambiare un partito...
si ma la sfida politica oggi non si combatte sui programmi!
ma su due concezioni molto diverse e distanti di fare politica:
chi sceglie la linea del centro destra (populista,xenofoba,liberista in modo sfrenato,repressiva)
chi sceglie la linea del centro-sinistra (non mi vengono aggettivi specifici per descriverla...integrerò)

questi sia ben chiaro
sono delle categorie
non esaurienti
con cui credo si possa analizzare la sfida
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rootsman ha scritto: si ma la sfida politica oggi non si combatte sui programmi!
ma su due concezioni molto diverse e distanti di fare politica:
chi sceglie la linea del centro destra (populista,xenofoba,liberista in modo sfrenato,repressiva)
chi sceglie la linea del centro-sinistra (non mi vengono aggettivi specifici per descriverla...integrerò)

questi sia ben chiaro
sono delle categorie
non esaurienti
con cui credo si possa analizzare la sfida
io credo che "la sfida" sia interpretata per la maggior parte delle persone in senso dialettico: si bada a chi "comunica meglio", a chi piace di più, non importa poi se ciò che dice sia vero, falso, contraddittorio, retorico, condiviso. Mi sembra di cogliere sempre più e solamente una politica dell'immagine e della screditazione. E la televisione, in questo, nonostante tutti coloro che sminuiscono sempre la questione, ha un potere incredibile: mi riferisco non solo ai telegiornali o alle trasmissioni politiche, ma anche alle piccole cose, come programmi apparantemente "innocenti" e di diversa natura (vedi Striscia la Notizia) -che mi fanno rabbrividire per la bassezza con cui sfruttano le tecniche di comunicazione.
E qui il "passare da una parte all'altra" non è frutto del sistema mediatico e del suo bombardamento di stronzate?

Poi si può anche cogliere il duopolio politico secondo le loro linee preminenti e caratterizzanti, ma così credo che si ricada inevitabilmente nella stessa retorica di Berlusconi sul comunismo: alla lunga non si va a parlare solo degli stessi luoghi comuni?
Parlare di programmi annoia, disturba, non interessa. è più importante riuscire a "dire" meglio le difficoltà e le contraddizioni dell'avversario per potersi aggiudicare più consensi.
Credo invece che affrontando la politica in altri termini, cioè andando a leggere i programmi dei partiti e spegnendo la tivù, ci si possa coscientemente creare una propria identità (politica)...
il belloso ha scritto: in linea teorica (comprensibile e giustificabile)
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Sono d'accordo...
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unanota ha scritto: Poi si può anche cogliere il duopolio politico secondo le loro linee preminenti e caratterizzanti, ma così credo che si ricada inevitabilmente nella stessa retorica di Berlusconi sul comunismo: alla lunga non si va a parlare solo degli stessi luoghi comuni?
Parlare di programmi annoia, disturba, non interessa. è più importante riuscire a "dire" meglio le difficoltà e le contraddizioni dell'avversario per potersi aggiudicare più consensi.
Credo invece che affrontando la politica in altri termini, cioè andando a leggere i programmi dei partiti e spegnendo la tivù, ci si possa coscientemente creare una propria identità (politica)...
hai ragione e spero proprio che molti che fino ad ora hanno ragionato con la televisione facciano un salto sull'altra sponda
e aprano gli occhi(sono molto fiducioso).
il mio non era un desiderio ma una constatazione: 12 anni di berlusconismo hanno cambiato radicalmente le regole del gioco.La radicalizzazione è aumentata,è la sua politica che lo prevede,perchè solo radicalizzando la situazione può accaparrare consensi.
è quello che vuole e quello che avrà: io di solito non votavo per nessun tipo di partito(non credo in questo tipo di rappresentanza soprattutto in italia),a queste elezioni voterò perchè berlusconi perda:
perchè perda il suo sistema di valori: un miscuglio allucinante fra don calogero,regan,ratzinger,bossi.
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