Nessuno qua vuole denigrare uno stile musicale piuttosto che un altro.
Giusto e lecito, invece, partire dal presupposto di amare un genere e dei gruppi e apprezzare meno altre cose.
Mi sembra un po' banale.gasta ha scritto: 15/01/2007, 13:06Trovo ben semplice rumoreggiare, piu' che scrivere una "canzone" che sappia lasciare un segno.
La verità è che qualsiasi forma espressiva è *difficile* da concepire, sviluppare, ideare.
Sia che si tratti della forma-canzone più canonica, che si tratti di una suite drone.
Riscrivere certe cose in chiave personale è un'operazione difficile, complessa.
Boh. A ognuno il suo, punto e basta.
Nessuno obbliga qualcuno ad ascoltare cose non gradite.
C'è chi ha una sensibilità musicale più sviluppata in una certa direzione, e chi verso un'altra.
Vedi, il fatto è che il post-rock inglese, nella forma in cui è stato "inventato" dai Mogwai (riportando un esempio noto), è anche quello di cui parli. Canzoni con una melodia e un'armonia ciclica. Fondamentalmente, di questo si tratta. Solo che è espresso con un linguaggio diverso; dilatato, riflessivo, destrutturato. Fino a cadere poi nel noto cliché del post-rock suonato con i classici due arpeggi e l'armonia morriconiana.Prostataingrossata ha scritto: 15/01/2007, 13:00Se per te i Morkobot fanno bordello e non ti piacciono è normale e legittimo, se per te è necessario ascoltare canzoni canoniche con una melodia ben distinta accompagnata da un'armonia chiara e ciclica allora è, forse, un po' limitante. In ogni caso nulla di male.
[Comunque, concludendo il discorso sui Morkobot, invito chi è convinto che i Morkobot facciano solo bordello ad ascoltarsi il loro ultimo disco. Perché l'ambient non mi risulta sia bordello, anzi. Direi il contrario.]