ti adoro
D.E. S.I.C.A. 3
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per chi è interessato:
fra poco sarà disponibile da scaricare la colonna sonora originale di Le conseguenze della morte.
per chi non è interessato:
fai finta di niente e vivrai sempre nell'ignoranza.
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Sì in effetti mi sono riferito a voi.DonPablo ha scritto: ↑23/09/2008, 18:02...stai parlando di noi?Sgt.Pepper ha scritto: ↑23/09/2008, 17:40Anche il corto alla Richard Kern, palesemente nuovo per la tradizione del D.E. S.I.C.A., ha contribuito ad alzare il livello della manifestazione arricchendo la varietà degli autori e generi di riferimento.
se è così,chiunque tu sia,grazie...
Credo che la vostra partecipazione sia stata il termometro del salto fatto dal D.E. S.I.C.A. in tre edizioni: è positivo che alla manifestazione abbiano guardato anche autori legati ad altre nicchie cinematografiche indipendentemente dalle edizioni passate. Senza cioè sentirsi influenzati dagli schemi estetici, narrativi etc. precedenti. Il D.E. S.I.C.A. non è altro che uno specchio che riflette il cinema in base ai gusti dei concorrenti e da questa edizione ha riflesso una parte in più della settima arte. Stop.
Poi non voglio entrare nel merito della comunicabilità di un oggetto artistico o come nel caso del cinema di un prodotto artistico, sarebbe necessario fissare un glossario comune su troppi punti.
Bello o brutto, onesto o disonesto, genuino o poser, originale o copiato, inedito o già visto etc. il vostro corto ha fissato una svolta non indifferente per il microcosmo del D.E. S.I.C.A.
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 24/09/2008, 19:15, modificato 1 volta in totale.
Ho visto i corti online oggi.
Avrei voluto esprimere delle opinioni, ma non mi sembra proprio il caso.
Peccato.
Peccato davvero.
Avrei voluto esprimere delle opinioni, ma non mi sembra proprio il caso.
Peccato.
Peccato davvero.
Ciao ragazzi, non posto sul forum da una vita. Ho incontrato McA a Cremona qualche tempo fa e incuriosita sono venuta a vedermi i video...Ragazzi siete stati bravissimi, sono MOSTRUOSI!! Non li ho ancora visti tutti e rimedio il prima possibile, non ho nemmeno letto il topic quindi non h capito chi ha vinto, ma "Le conseguenze dell'amore" è stupendo, mi sono rotolata per terra dalle risate. A prescindere dal fatto che mi siano piaciuti sono proprio fatti bene, il livello è altissimo, grandi davvero!! Stupenda l'idea dello spot, geniale. La pubblicità delle ciabatte oltre ad avermi fatto crepare dalle risate è girata da paura, il montaggio è perfetto e fotograficamente parlando (lo faccio di lavoro) è stupenda!!
Candiderei una squadra di colleghi/amici da Milano per la prossima edizione, ma abbiamo avuto un'esperienza finita alle mani (forse perchè facendolo di lavoro e vivendo insieme non riusciamo a divertirci, buh ) alla scorsa edizione della cinquanta ore a Bologna, quindi non mi sembra il caso, ma assolutamente mille complimenti e se vi serve una mano per la prossima ci sono!!
Davvero bravi, a presto.
Un bacio,
Giulia
Candiderei una squadra di colleghi/amici da Milano per la prossima edizione, ma abbiamo avuto un'esperienza finita alle mani (forse perchè facendolo di lavoro e vivendo insieme non riusciamo a divertirci, buh ) alla scorsa edizione della cinquanta ore a Bologna, quindi non mi sembra il caso, ma assolutamente mille complimenti e se vi serve una mano per la prossima ci sono!!
Davvero bravi, a presto.
Un bacio,
Giulia
Queste sono state un po' le nostre ispirazioni,o che dir si voglia,i nostri omaggi:chiarezza ha scritto: ↑24/09/2008, 16:39Io non ho mai avuto intenzione di contestare i gusti di nessuno.
Ma chi ha fatto il corto potrebbe cercare di "spiegare", illustrare a chi non ha capito...lo spirito che ci sta dietro, l'intenzione...o una qualunque altra cosa per cercare di farlo arrivare in qualche modo...
Tanto per chiarire,la nostra intenzione non era risultare il più ermetici possibili per poi poter dire:"Vevgogna,ignovantelli!";di spiegazioni particolari non ne abbiam fornite appunto perché non ce n'è alcun bisogno...cosa c'è di incomprensibile se non il fatto che il corto è volutamente incomprensibile?Wikipedia ha scritto:Lynch ha sviluppato un nuovo stile narrativo e visivo, che ha reso i suoi film riconoscibili al pubblico di tutto il mondo per la loro forte componente surrealista, le loro sequenze angosciose e oniriche, le immagini crude e strane, e il sonoro estremamente suggestivo.
Un chien andalou è un cortometraggio scritto, prodotto, diretto e interpretato da Luis Buñuel e Salvador Dalí nel 1929,
Il film ha l'obiettivo di provocare un impatto morale sullo spettatore attraverso l'aggressività delle immagini, offensive per l'epoca. Si tratta di un susseguirsi di scene senza apparente connessione, che causa nello spettatore l'impressione di assistere alla messa in scena di un delirio onirico. Il film trasgredisce gli schemi narrativi canonici
John Waters (Baltimora, 22 aprile 1946) è un regista statunitense.
È noto per i suoi film che esibiscono deliberatamente ciò che alcuni considerano "cattivo gusto" cercando al tempo stesso di risultare umoristico per un'altra parte del pubblico. La sua produzione...non disdegna incursioni altrettanto deliberate nel kitsch e nel trash (un suo film si intitola Mondo trasho).
Il Primo Manifesto Surrealista del 1924
Automatismo psichico puro con il quale ci si propone di esprimere, sia verbalmente che in ogni altro modo, il funzionamento reale del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale.
Il Surrealismo si fonda sull'idea di un grado di realtà superiore connesso a certe forme d'associazione finora trascurate, sull'onnipotenza del sogno, sul gioco disinteressato del pensiero. Tende a liquidare definitivamente tutti gli altri meccanismi psichici.
Il perturbante freudiano
saggio freudiano: "il perturbante che si sperimenta direttamente si verifica quando convinzioni primitive superate sembrano aver trovato una nuova convalida [...]; al fine della nascita del sentimento perturbante è necessario [...] un dilemma relativo alle possibilità che le convinzioni superate e ormai ritenute indegne di fede si rivelino, nonostante tutto, rispondenti alla realtà."
Sono semplicemente tre episodi,accaduti tra il giorno e la notte, privi di senso logico(soggetto impossibile)senza approfondimenti (non come di solito accade) con situazioni assurde,allucinate...direi appunto oniriche.Il fatto che la cosa infastidisca è una diretta conseguenza dello scopo da noi perseguito.
Basterebbe godersi la scena come se foste in cinema a 3D di una qualche fiera,non cercate un significato,tanto non esiste.
A parer mio,il problema reale del nostro corto è il livello tecnico/qualitativo...dato sia dalla scarsità dei nostri mezzi che da alcuni imprevisti organizzativi(ma questo fa parte del bello del gioco).
"Pensavo a quello che mi aveva detto un becchino,che i capelli crescono ancora un po' dopo che muori"
Un appunto sulla questione del "capire", anche se ribadisco cose che ho già detto.
Le Mero U.S.O. (e vale anche per Rrrizlaconnexxxion) hanno fatto un cortometraggio da esperire, non da capire.
Non è detto che l'unico modo per valutare un corto (o qualunque cosa) sia averlo "capito", nel senso di "saperne raccontare la trama a visione finita" o "saper dire qual era il messaggio a visione finita".
Notte e giorno - Punto a caso è un dannatissimo brutto trip. Qui sul forum c'è un topic che si chiama "Sogni senza senso". Appunto. Il sogno, la droga ecc. sono condizioni allucinate, "insensate" nel significato etimologico del termine. Allora perché struggersi se non lo si capisce?
Notte e giorno - Punto a caso racconta microstorie, ‡r@mmæn¶i. Lo fa bene? Secondo me, lo fa alla grande. Il caffè. Il fidanzato testa di legno. La scena di violenza sessuale.
E soprattutto, non è detto che chi fa un'opera come questa abbia voluto percorrere la strada "facile" facendo "a caso"... Anzi, in questo caso, proprio no.
Sono quindi d'accordo con Tina.
Lo ribadisco perché per me è molto importante non ridurre il cinema a una questione di "Ti racconto una vicenda con una trama ben chiara, così si capisce bene, e bon". E lo dico da componente di una squadra che ha in effetti raccontato una vicenda, con una trama ben chiara, che si capisce bene. E tutto ciò va benissimo.
Ma "cinema" può anche essere pura immagine, pura attrazione, puro effetto, pura "botta".
Le Mero U.S.O. (e vale anche per Rrrizlaconnexxxion) hanno fatto un cortometraggio da esperire, non da capire.
Non è detto che l'unico modo per valutare un corto (o qualunque cosa) sia averlo "capito", nel senso di "saperne raccontare la trama a visione finita" o "saper dire qual era il messaggio a visione finita".
Notte e giorno - Punto a caso è un dannatissimo brutto trip. Qui sul forum c'è un topic che si chiama "Sogni senza senso". Appunto. Il sogno, la droga ecc. sono condizioni allucinate, "insensate" nel significato etimologico del termine. Allora perché struggersi se non lo si capisce?
Notte e giorno - Punto a caso racconta microstorie, ‡r@mmæn¶i. Lo fa bene? Secondo me, lo fa alla grande. Il caffè. Il fidanzato testa di legno. La scena di violenza sessuale.
E soprattutto, non è detto che chi fa un'opera come questa abbia voluto percorrere la strada "facile" facendo "a caso"... Anzi, in questo caso, proprio no.
Sono quindi d'accordo con Tina.
Dire così non significa dire che il loro corto parla un linguaggio troppo aulico/elevato per essere apprezzato dal popolino e può essere amato solo dalla Ristretta Cerchia dei Cinefili di Qualità; significa dire che, se uno ha avuto modo di vedersi quei film, capisce quanto abbiano influenzato il lavoro di DonPablo & Co. E, a maggior ragione, sa che non c'è una trama definita, non ci sono collegamenti logici, insomma, a dirla un po' grezza ma efficace, non c'è niente da capire.
Lo ribadisco perché per me è molto importante non ridurre il cinema a una questione di "Ti racconto una vicenda con una trama ben chiara, così si capisce bene, e bon". E lo dico da componente di una squadra che ha in effetti raccontato una vicenda, con una trama ben chiara, che si capisce bene. E tutto ciò va benissimo.
Ma "cinema" può anche essere pura immagine, pura attrazione, puro effetto, pura "botta".
Ultima modifica di McA il 28/09/2008, 0:28, modificato 1 volta in totale.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
“Condividere saperi, senza fondare poteri”
Primo Moroni
Primo Moroni
Questo è un gran bel film interpretato da un grande Servillo, il fantastico corto si chiama "Le conseguenze della morte"...se il titolo è un omaggio al film è ancora più geniale
Ultima modifica di luchino il 25/09/2008, 10:16, modificato 1 volta in totale.
Umh.
Permettemi pero' a questo punto di dire una cosa.
L'idea iniziale del DESICA che abbiamo avuto io e IlPoldo era proprio quello di EVITARE derive di questo tipo.
Il difficile nelle 24 ore non e' girare, recitare o montare un corto. Il difficile e' SCRIVERE UNA STORIA.
Nel manifesto del DESICA le prime parole sono RACCONTA UNA STORIA.
Sembra che ce lo stiamo dimenticando.
O forse, forti del "tema" "Soggetti impossibili", si mette da parte la narrativita' per sfociare in derive surrealiste dove - storicamente - si fanno esplodere tutti gli elementi necessari alla narrazione.
DESICA dovrebbe promuovere storie.
Girate bene, girate male, ma storie.
E non e' che e' una cosa tanto interpretabile.
C'e' gente che ci ha lasciato la testa. E mica degli stronzi qualunque... voglio dire ARISTOTELE, tanto per dirne uno...
Narrazione = setting dei personaggi, setting stato delle cose, crisi, risoluzione della crisi.
Questo e'.
Detto cio' tre corti non hanno una narrazione mentre uno e' un evidente plagio di un corto che gira in rete dal 2001.
Permettemi pero' a questo punto di dire una cosa.
L'idea iniziale del DESICA che abbiamo avuto io e IlPoldo era proprio quello di EVITARE derive di questo tipo.
Il difficile nelle 24 ore non e' girare, recitare o montare un corto. Il difficile e' SCRIVERE UNA STORIA.
Nel manifesto del DESICA le prime parole sono RACCONTA UNA STORIA.
Sembra che ce lo stiamo dimenticando.
O forse, forti del "tema" "Soggetti impossibili", si mette da parte la narrativita' per sfociare in derive surrealiste dove - storicamente - si fanno esplodere tutti gli elementi necessari alla narrazione.
DESICA dovrebbe promuovere storie.
Girate bene, girate male, ma storie.
E non e' che e' una cosa tanto interpretabile.
C'e' gente che ci ha lasciato la testa. E mica degli stronzi qualunque... voglio dire ARISTOTELE, tanto per dirne uno...
Narrazione = setting dei personaggi, setting stato delle cose, crisi, risoluzione della crisi.
Questo e'.
Detto cio' tre corti non hanno una narrazione mentre uno e' un evidente plagio di un corto che gira in rete dal 2001.
- viciousburger
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allora, c'è una giuria apposta che decide su queste cose, no?
che poi bisogna vedere cosa vuol dire "raccontare una storia".
il coccodrillo è una storia? boh.
io non capisco tutto questo lamentarsi lamentarsi lamentarsi.
senza tirare in ballo aristotele, il d.e.s.i.c.a. dovrebbe promuovere lavori fatti bene, non storie punto e basta.
ma è così difficile accettare un verdetto della giuria?
io credo che probabilmente avrebbe dovuto vincere "le conseguenze della morte" (che comunque è stato giustamente riconosciuto come il lavoro più apprezzato dal pubblico) o, se fosse stato in concorso, "qwerty".
questo non toglie che sono convinto che la mia squadra abbia fatto un ottimo lavoro e si sia meritata il premio che ha vinto.
fi§@, oh, che dò bale.
che poi bisogna vedere cosa vuol dire "raccontare una storia".
il coccodrillo è una storia? boh.
io non capisco tutto questo lamentarsi lamentarsi lamentarsi.
senza tirare in ballo aristotele, il d.e.s.i.c.a. dovrebbe promuovere lavori fatti bene, non storie punto e basta.
ma è così difficile accettare un verdetto della giuria?
io credo che probabilmente avrebbe dovuto vincere "le conseguenze della morte" (che comunque è stato giustamente riconosciuto come il lavoro più apprezzato dal pubblico) o, se fosse stato in concorso, "qwerty".
questo non toglie che sono convinto che la mia squadra abbia fatto un ottimo lavoro e si sia meritata il premio che ha vinto.
fi§@, oh, che dò bale.
Ultima modifica di viciousburger il 25/09/2008, 10:29, modificato 1 volta in totale.
i'm forever blowing bubbles.
- Sgt.Pepper
- Esperto
- Messaggi: 469
- Iscritto il: 02/04/2008, 17:16
Beh i sistemi aristotelici hanno fallito su molti fronti e il concetto di storia inventato dai russi non è l'unico al mondo.
"Racconta un storia" non significa per forza nè linearità nè logica comune.
A questo punto, è un po' che lo volevi dire, posta un indirizzo per rintracciare questo corto del 2001.
(Grazie Viciousburger.)
Ultima modifica di Sgt.Pepper il 25/09/2008, 10:31, modificato 1 volta in totale.
Premessa 1: questo è una bella discussione e meriterebbe un thread a parte.
Io faccio parte di quelli che come McA vedono nel Cinema un modo per esprimere oppure suscitare sensazioni o emozioni di vario genere e tipo. Certo è che alcune sensazioni non puoi trasmetterle utilizzando linguaggi o strutture tradizionali.
Qui calza l'esempio di Lynch o della Premiata Ditta Bunuel & Dalì e figli, che sbriciolano e mescolano regole e tradizioni per stimolare la mente in maniera sennò impossibile.
Tuttavia, se Lynch o Bunuel volessero raccontare la storia di Cappuccetto Rosso, riuscirebbero a farlo in maniera tradizionale. Questo perché conoscono i meccanismi della tradizione narrativa.
Io trovo fondamentale conoscere queste regole, e padroneggiarle bene, prima di poterle infrangere.
I problemi tecnici di cui parlava DonPablo, io credo, sono solo metà dei problemi per cui il corto non è stato a fondo apprezzato. L'altra metà deriva dall'aspetto sopra illustrato. Io personalmente, che un po' di cinema ne capisco, ho dovuto rivedere "Notte e giorno - Punto a caso" per capire che dietro c'era dell'intenzione. La prima visione non mi è bastata.
Secondo me.
P:S: e aggiungo: "Semilampo 10" (per dire che non mi vedo estraneo a questo problema) soffriva esattamente della stessa cosa.
Premessa 2: quello che ha espresso McA e quello che dirò io e altra gente che scriverà dopo, DEVE essere avulso dal D.E. S.I.C.A. 3 e dalle polemiche a esso collegate. Vuole altresì essere semplicemente uno scambio di opinioni sul cinema come arte e sulle correnti ad esso ascrivibili.
Io faccio parte di quelli che come McA vedono nel Cinema un modo per esprimere oppure suscitare sensazioni o emozioni di vario genere e tipo. Certo è che alcune sensazioni non puoi trasmetterle utilizzando linguaggi o strutture tradizionali.
Qui calza l'esempio di Lynch o della Premiata Ditta Bunuel & Dalì e figli, che sbriciolano e mescolano regole e tradizioni per stimolare la mente in maniera sennò impossibile.
Tuttavia, se Lynch o Bunuel volessero raccontare la storia di Cappuccetto Rosso, riuscirebbero a farlo in maniera tradizionale. Questo perché conoscono i meccanismi della tradizione narrativa.
Io trovo fondamentale conoscere queste regole, e padroneggiarle bene, prima di poterle infrangere.
I problemi tecnici di cui parlava DonPablo, io credo, sono solo metà dei problemi per cui il corto non è stato a fondo apprezzato. L'altra metà deriva dall'aspetto sopra illustrato. Io personalmente, che un po' di cinema ne capisco, ho dovuto rivedere "Notte e giorno - Punto a caso" per capire che dietro c'era dell'intenzione. La prima visione non mi è bastata.
Secondo me.
P:S: e aggiungo: "Semilampo 10" (per dire che non mi vedo estraneo a questo problema) soffriva esattamente della stessa cosa.
Ultima modifica di Ash il 25/09/2008, 12:10, modificato 1 volta in totale.
Ti do sicuramente merito per questa attenta considerazione;per quanto ci riguarda,noi non oseremmo neppur lontanamente paragonarci a simili maestranze (vedi autori citati in precedenza)...diciamo che ne abbiam tratto semplicemente ispirazione e il risultato non è stato dei migliori:c'abbiam provato e qualsiasi cosa ne sia uscita,ci siam divertiti...Ash ha scritto: ↑25/09/2008, 11:58Io trovo fondamentale conoscere queste regole, e padroneggiarle bene, prima di poterle infrangere.
I problemi tecnici di cui parlava DonPablo, io credo, sono solo metà dei problemi per cui il corto non è stato a fondo apprezzato. L'altra metà deriva dall'aspetto sopra illustrato. Io personalmente, che un po' di cinema ne capisco, ho dovuto rivedere "Notte e giorno - Punto a caso" per capire che dietro c'era dell'intenzione. La prima visione non mi è bastata.
Vorrei però specificare che quando ho parlato di problemi organizzativi,e non lo dico per giustificarci,mi riferivo al fatto che a metà riprese parte del cast ci ha abbandonato e ci siam visti costretti a cambiar quasi totalmente rotta...in fondo desideravamo concorrere assieme agli altri ed evitare(come l'edizione scorsa)un fuori gara.Inizialmente era prevista una sorta di trama,ma lo stampo del prodotto avrebbe avuto i medesimi contenuti.
"Pensavo a quello che mi aveva detto un becchino,che i capelli crescono ancora un po' dopo che muori"