Dell'aborto

Dal greco = spazio aperto

Moderatore: .ferro

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Dell'Aborto

Mi sono sempre posto il problema, e mi sono spesso scontrato/accordato con certe tesi in modo da creare un confronto costruttivo. Ma purtroppo sono sempre risultato scettico e non d'accordo con la pratica dell'aborto.

Ovviamente molti mi badilavano sapendo che era un argomento a cui gli antagonisti "veri" dovevano accordarsi per forza. E che le donne sbandieravano come liberazione assoluta dalla mera visione di "madre".

Cito la fonte dalla quale ho dedotto qualche obiezione al tema.

Premetto che non sono assolutamente d'accordo con l'abrogazione della legge 194, con le minchiate folkloristiche dei cattolichini e dei politicanti in vena di simpatie vaticane, bensì non condivido concettualmente l'applicazione dell'aborto.

Tralasciando i testi normativi inerenti al tema, non capisco la ratio che porta le persone ad essere pro-aborto con le seguenti argomentazioni:
- la vita di una madre ha più valore di quella di un feto;
Significa che esistono perciò vite di seria A e vite di serie B
- la maternità deve essere una scelta responsabile e consapevole, e non il frutto, ad esempio, del malfunzionamento di un contraccettivo;
Quindi una maternità scelta è responsabile, quella casuale no. Di conseguenza un individuo praticamente viene responsabilizzato in un certo senso a praticare l'aborto. Quale madre è sicura e responsabile della crescita che potrà dare al proprio figlio?
- la vita per un bambino non desiderato, specialmente se gravemente malato, potrebbe non essere la soluzione migliore.
A questo punto si scade proprio nell'eugenetica, mi sembrano quasi le tesi di Evola, e la cosa mi ha disgustato.

Dal mio punto di vista sono scelte logicamente inaccettabili proprio perché la vita non viene più considerata in un'ottica animale (nella quale noi uomini siamo inseriti senza trascurare ovviamente la dimensione razionale) e quindi casuale, bensì in un'ottica di controllo e coltivazione di feti suddivisi in degni ed indegni. Praticamente principi appartenuti a Sparta, prima, ed al nazismo, poi.

Questo è secondo me un utilizzo pericoloso della nostra ragione umana.

Ora attendo i vostri caustici interventi prima di proseguire.
Prof._Anteguerra

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problema troppo complesso.

richiesta 01: quando una vita è considerata tale (almeno da te...ma porto alla luce un sottoproblema non indfferente)? perchè una pianta no e io si? quale è il limite? un feto è più vicino a una magnolia o a un essere senziente?

richiesta 02: sei tu una donna? sei tu una madre?

problema troppo complesso. troppo per questo forum. troppo per qualsiasi forum.

per rispetto verso coloro che attivamente sono implicati in queste dinamiche evito di pronunciarmi.

problema troppo complesso.
anarchiste

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Prof. Anteguerra ha scritto: problema troppo complesso.

richiesta 01: quando una vita è considerata tale (almeno da te...ma porto alla luce un sottoproblema non indfferente)? perchè una pianta no e io si? quale è il limite? un feto è più vicino a una magnolia o a un essere senziente?

richiesta 02: sei tu una donna? sei tu una madre?

problema troppo complesso. troppo per questo forum. troppo per qualsiasi forum.

per rispetto verso coloro che attivamente sono implicati in queste dinamiche evito di pronunciarmi.

problema troppo complesso.
Io credo che vi sia comunque una sorta di non accettazione della condizione di madre.
Sembra quasi che diventare madre con un figlio imprevisto sia un errore, una colpa. Ma perché un figlio indesiderato dev'essere una disgrazia?

E' questo che non capisco. Non è forse l'egoismo umano che nega ad una vita di nascere?
Perché non ricorrere al disconoscimento del nato?
Perché propendere per la distruzione rispetto alla realizzazione?

Magnolie, feti, esseri viventi sono tutte esistenze identiche. L'uomo per necessità di sopravvivenza si nutre di entità più deboli di lui. E' natura, animalità, istinto. L'aborto no, l'aborto una non-responsabilità, è un rimuovere un grumo di cellule...non ne capisco sinceramente il motivo.
Prof._Anteguerra

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Appunto, bisognerebbe chiederlo a una che abortisce. Ci sono mille motivi: paura di non-accettazione, impossibilità di mantenimento, e infiniti altri...

credo che qualsiasi cosa diremmo qui sarebbe riduttiva..
anarchiste

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Prof. Anteguerra ha scritto: Appunto, bisognerebbe chiederlo a una che abortisce. Ci sono mille motivi: paura di non-accettazione, impossibilità di mantenimento, e infiniti altri...

credo che qualsiasi cosa diremmo qui sarebbe riduttiva..
Ma allora perché non promuovere organi posti ad assicurare e ad aiutare una donna a non abortire, seguirla nella gravidanza e dare alla luce un mattone sociale che può cambiare le cose?

Io sono uno speranzista e vedo nella vita che nasce una potenzialità di bene e male, in grado di cambiare le cose, in grado di cambiare la vita di chi gli sta intorno...Minchia perché togliamo delle speranze ad un'umanità in declino?

c@xxo l'unica cosa rimasta che razionalmente distingue la donna dall'uomo è la gravidanza...abortire è maschilizzarsi, quando una donna è per eccellenza colei che dona la vita...

"Se qualche uomo sta lottando per un ettaro di terra
Una casa, una scuola o per sfamarsi
Se qualche uomo si è stancato di girare a capo chino
In quel momento e in quel posto puoi trovarmi
Non sto facendo questa guerra per la fede in un partito
Non combatto per servire una bandiera
Ma per lo sguardo stupito e gli occhi dolci dei bambini
Che ho incontrato sulle strade di Guerriero
"

Il ritorno di Paddy Garcia, MCR

L'aborto risolve il problema alle fronde in modo brutale, appaga delle tensioni e delle incomprensioni accumulate col tempo...sappiamo tutti che i problemi vanno risolti alla radice. Sicuramente l'aspetto distruttivo è sempre quello meno adatto.
Ultima modifica di anarchiste il 02/11/2005, 22:33, modificato 1 volta in totale.
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Kappo
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E' un discorso veramente troppo complesso per essere sviscerato come si deve sul forum.

Personalmente, ritengo che molte vedano l'aborto come "contraccettivo definitivo", là dove tutti gli altri hanno fallito. Solitamente però, queste persone sono proprio quelle che un'aborto non l'hanno mai subito.

L'atto in sé ha enormi complicazioni psicologiche nella madre che abortisce. E' un passo enorme, dal quale spesso non ci si riprende più.
La gravidanza inattesa di mia moglie, è vero, ha cambiato la mia vita. In meglio? In peggio? chi può dirlo. Io so che 13 anni e 1/2 fa, di fronte ad un bivio, ho fatto una scelta: quella giusta per me. E sono contento di averla fatta.  :)
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
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snorky
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anarchiste ha scritto: Ma allora perché non promuovere organi posti ad assicurare e ad aiutare una donna a non abortire, seguirla nella gravidanza e dare alla luce un mattone sociale che può cambiare le cose?
.....giusto,giustissimo.....concordo..........ma ad oggi non esiste nulla di tutto ciò e se rimango incinta ora ho solo 9 mesi di tempo per sperare che qualcosa venga fatto a proposito....
La regione lazio ad esempio propose un sussidio per i primi mesi di maternità alle ragazze madri che decidevano di non abortire...però non dava alcun tipo di sostegno alle coppie di fatto per avere un tetto sulla testa ma solo a chi era regolarmente sposato....ora si pone un problema.....se io sono incinta e sola e decido di non abortire poi la regione mi trova anche un marito per aver diritto alla casa?....e dopo i primi mesi di sussidio che ho usato giusto giusto per comprare i pannolini il mio bimbo come lo sfamo?
L'aborto.....è difficile che una donna lo consideri come contraccettivo definitivo.....è un sacrificio che ti lascia la firma della morte dentro per tutta la vita....la tua vita....quella con la quale devi fare i conti tutti i giorni.....e che se non sei in grado di gestire anche il tuo bambino ne subisce le conseguenze........
.............forse è il concetto di vita che va analizzato.......l'esistere e il vivere sono cose nettamente distinte.......
Ci sono davvero troppe sfumature da considerare per fare un discorso completo......ma cmq penso che  a volte sia più egoistico avere un figlio che decidere di non averlo......
anarchiste ha scritto: Io sono uno speranzista e vedo nella vita che nasce una potenzialità di bene e male, in grado di cambiare le cose, in grado di cambiare la vita di chi gli sta intorno...Minchia perché togliamo delle speranze ad un'umanità in declino?

c@xxo l'unica cosa rimasta che razionalmente distingue la donna dall'uomo è la gravidanza...abortire è maschilizzarsi, quando una donna è per eccellenza colei che dona la vita...


.....bello....bellissimo....ma a volte è proprio questa umanità in declino che cancella ogni speranza di vita degna di tale nome....
La donna dona la vita ma poi chi le permette di salvaguardarla ?
...and if your doorbell rings and nobody's there,that was no Martian....it's Halloween.
Giulia
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anarchiste ha scritto: c@xxo l'unica cosa rimasta che razionalmente distingue la donna dall'uomo è la gravidanza...abortire è maschilizzarsi, quando una donna è per eccellenza colei che dona la vita...
Questo non è assolutamente un argomento adatto a questo forum...Non mi sembra proprio il caso di parlarne in questa sede.Intervengo solo perchè la tua affermazione sopra citata è una delle cose più angoscianti che io abbia mai letto sul forum.
A livello teorico, certo, la donna dona la vita l'uomo no, bellissimo, perfetto, ....Adesso andiamo insieme io e te a far leggere quello che hai scritto ad una diciottenne al primo anno di universita che resta incinta del compagno di corso; oppure andiamo a dirlo ad una quindicenne; oppure potremmo dirlo a chi proprio un figlio non è in grado di crescerlo...Andiamo lì insieme e di fronte a me dici di non abortire perchè altrimenti si mascolinizzano!!!!
Hai scritto altre cose nel tuo post condivisibili, ma un'affermazione del genere rientra perfettamente nel quadro che si è profilato dopo l'ultimo referendum: uno stato che si trincera dietro a baluardi simil-medievali per i quali la donna deve soffrire sempre e comunque...Quello che hai scritto è l'esatto opposto di una concezione femminile della donna, è un'idea di donna alla "Via col vento"...
Per quanto riguarda il non riconoscere i figli e darli in adozione, io non sono ancora mamma, ma non oso immaginare nulla di più straziante che sentire crescere dentro di te un esserino che non vuoi...
Dio mio, se la donna abortendo si mascolinizza, perchè l'uomo per essere uomo deve ancora abbruttire la donna e non può concepire una figura di donna responsabile e cosciente delle sue azioni, che sceglie consapevolmente e liberamente il modo migliore per vivere la sua vita?
Perchè avete paura di noi?
Non rispondermi neanche perchè ora vado in statale che è occupata e non mi sembra assolutamente il caso di aggiungere altro...Chiudete il thread.
Ultima modifica di .ferro il 03/11/2005, 13:04, modificato 1 volta in totale.
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Kappo
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Giulia ha scritto: Questo non è assolutamente un argomento adatto a questo forum...Non mi sembra proprio il caso di parlarne in questa sede.Intervengo solo perchè la tua affermazione sopra citata è una delle cose più angoscianti che io abbia mai letto sul forum.
A livello teorico, certo, la donna dona la vita l'uomo no, bellissimo, perfetto, ....Adesso andiamo insieme io e te a far leggere quello che hai scritto ad una diciottenne al primo anno di universita che resta incinta del compagno di corso; oppure andiamo a dirlo ad una quindicenne; oppure potremmo dirlo a chi proprio un figlio non è in grado di crescerlo...Andiamo lì insieme e di fronte a me dici di non abortire perchè altrimenti si mascolinizzano!!!!
Hai scritto altre cose nel tuo post condivisibili, ma un'affermazione del genere rientra perfettamente nel quadro che si è profilato dopo l'ultimo referendum: uno stato che si trincera dietro a baluardi simil-medievali per i quali la donna deve soffrire sempre e comunque...Quello che hai scritto è l'esatto opposto di una concezione femminile della donna, è un'idea di donna alla "Via col vento"...
Per quanto riguarda il non riconoscere i figli e darli in adozione, io non sono ancora mamma, ma non oso immaginare nulla di più straziante che sentire crescere dentro di te un esserino che non vuoi...
Dio mio, se la donna abortendo si mascolinizza, perchè l'uomo per essere uomo deve ancora abbruttire la donna e non può concepire una figura di donna responsabile e cosciente delle sue azioni, che sceglie consapevolmente e liberamente il modo migliore per vivere la sua vita?
Perchè avete paura di noi?
Non rispondermi neanche perchè ora vado in statale che è occupata e non mi sembra assolutamente il caso di aggiungere altro...Chiudete il thread.
Assolutamente no. Se chiudete questo thread spammo tutti con virus,spybot,worm e soprattutto la mia foto nudo col pisello ricoperto di mostarda mantovana.
Perchè non si può parlare di questo argomento in questo forum? Perchè se parlo di buco di çul0 sono figo che è un'argomento filosofico della madonna (senza nulla togliere a quel thread che oltre che divertente è anche antropologicamente interessante) e se parlo di aborto (in un thread in cui, finalmente, c'è molto confronto tra la parte maschile e femminile del Forum), si chiede subito di chiuderlo?
NON SONO D'ACCORDO sulla chiusura dei 3ad in generale, ma di questo in particolare, quindi non chiudetelo o preparatevi a subirne le conseguenze (garantisco che già senza mostarda mantovana non sono un bello spettacolo)

Tornando in tema, ricito un passaggio di Giulia :
Giulia ha scritto: -----8<-----
A livello teorico, certo, la donna dona la vita l'uomo no, bellissimo, perfetto, ....Adesso andiamo insieme io e te a far leggere quello che hai scritto ad una diciottenne al primo anno di universita che resta incinta del compagno di corso; oppure andiamo a dirlo ad una quindicenne; oppure potremmo dirlo a chi proprio un figlio non è in grado di crescerlo...Andiamo lì insieme e di fronte a me dici di non abortire perchè altrimenti si mascolinizzano!!!!
-------8<-------
Per quanto riguarda il non riconoscere i figli e darli in adozione, io non sono ancora mamma, ma non oso immaginare nulla di più straziante che sentire crescere dentro di te un esserino che non vuoi...-----8<------
e anche Snorky :
snorky ha scritto: -----8<------
Ci sono davvero troppe sfumature da considerare per fare un discorso completo......ma cmq penso che  a volte sia più egoistico avere un figlio che decidere di non averlo......
-----8<-----
Io vi parlo sempre delle MIE esperienze (e voi direte :"CHE PALLE")... Mia moglie è rimasta incinta a 17 anni. Io non ne avevo ancora 20 all'epoca. Non avevamo niente. Lei lavorava da 3 mesi con un contratto a termine ed io ero ancora all'ITIS con pochissima voglia ed ancor meno motivazioni per lo studio. La doccia fredda è arrivata un sabato di gennaio... Il mio futuro suocero mi ha tirato in casa sua e mi ha detto "Bravo. Adesso che c@xxo facciamo?". Potevo scegliere. Potevamo scegliere. Lo abbiamo fatto. Ad aprile ho iniziato a lavorare. A luglio è nato mio figlio.
Da genitore (non so se ce ne siano altri sul forum) vi dico che quell'insieme di cellule, il fatto di crescerlo, educarlo, vederlo compiere progressi ripaga totalmente dei sacrifici fatti.
Quell'"esserino che non vuoi" diventa la tua unica ragione di vita dal primo vagito.
Certo le sfumature ci sono e sono tante. Teniamo però sempre conto del fatto che, in qualunque caso e con qualunque motivazione lo si faccia, l'aborto è sempre una sconfitta.
Ultima modifica di Kappo il 03/11/2005, 15:47, modificato 1 volta in totale.
Non esistono domande stupide. Solo le risposte possono esserlo.
Agharti

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Kappo ha scritto: Assolutamente no. Se chiudete questo thread spammo tutti con virus,spybot,worm e soprattutto la mia foto nudo col pisello ricoperto di mostarda mantovana.
Perchè non si può parlare di questo argomento in questo forum? Perchè se parlo di buco di çul0 sono figo che è un'argomento filosofico della madonna (senza nulla togliere a quel thread che oltre che divertente è anche antropologicamente interessante) e se parlo di aborto (in un thread in cui, finalmente, c'è molto confronto tra la parte maschile e femminile del Forum), si chiede subito di chiuderlo?
NON SONO D'ACCORDO sulla chiusura dei 3ad in generale, ma di questo in particolare, quindi non chiudetelo o preparatevi a subirne le conseguenze (garantisco che già senza mostarda mantovana non sono un bello spettacolo)

Tornando in tema, ricito un passaggio di Giulia :
e anche Snorky :
Io vi parlo sempre delle MIE esperienze (e voi direte :"CHE PALLE")... Mia moglie è rimasta incinta a 17 anni. Io non ne avevo ancora 20 all'epoca. Non avevamo niente. Lei lavorava da 3 mesi con un contratto a termine ed io ero ancora all'ITIS con pochissima voglia ed ancor meno motivazioni per lo studio. La doccia fredda è arrivata un sabato di gennaio... Il mio futuro suocero mi ha tirato in casa sua e mi ha detto "Bravo. Adesso che c@xxo facciamo?". Potevo scegliere. Potevamo scegliere. Lo abbiamo fatto. Ad aprile ho iniziato a lavorare. A luglio è nato mio figlio.
Da genitore (non so se ce ne siano altri sul forum) vi dico che quell'insieme di cellule, il fatto di crescerlo, educarlo, vederlo compiere progressi ripaga totalmente dei sacrifici fatti.
Quell'"esserino che non vuoi" diventa la tua unica ragione di vita dal primo vagito.
Certo le sfumature ci sono e sono tante. Teniamo però sempre conto del fatto che, in qualunque caso e con qualunque motivazione lo si faccia, l'aborto è sempre una sconfitta.
Bravo, bravo, bravo e ancora bravo. Ma chi è questa per permettersi di incitare alla chiusura di un thread? Ma perchè una persona non può voler e poter confrontarsi con altre su un tema che importante?

Evito di commentare i post delle due signorine perchè sarei davvero poco elegante ed aggiungo solo qualcosa a quanto detto da Kappo.

Innanzi tutto la donna porta avanti la gravidanza, ma se la biologia non ha ancora fatto miracoli a donare la vita ci vuole anche l'uomo, per fortuna, ancora per un po'. Detto ciò, mi sembra che ci sia un tentativo di togliere all'uomo qualsiasi ruolo oltre a quello del donatore più o meno consapevole e consenziente.

La scelta dovrebbe essere fatta da entrambi, e da ambedue dovrebbero essere portate avanti le conseguenze, ma purtroppo viene spesso scaricata sulla donna che si accolla anche i problemi che derivano dall'intervento con il quale si interrompe la gravidanza.

Rinnovo le congratulazioni a Kappo, sia per la scelta che ha fatto anni fa (occhio che sta diventando adolescente... mo' so ' azz..), sia per la forza di trasformare in piaceri i sacrifici (notevoli) a cui uno va incontro per amore del suo bimbo, e per il modo in cui ha espresso le SUE opinioni e la SUA esperienza.

Mi esprimerei volentieri su questo argomento, ma aspetto di aver finito di commentare i post, nella speranza che Giulian non si indispettisca perchè a qualcuno è venuta la voglia di mettere a confronto degli altri le proprie discutibili, opinabili e personalissime idee.
Agharti

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Prof. Anteguerra ha scritto: problema troppo complesso.

richiesta 01: quando una vita è considerata tale (almeno da te...ma porto alla luce un sottoproblema non indfferente)? perchè una pianta no e io si? quale è il limite? un feto è più vicino a una magnolia o a un essere senziente?

richiesta 02: sei tu una donna? sei tu una madre?

problema troppo complesso. troppo per questo forum. troppo per qualsiasi forum.

per rispetto verso coloro che attivamente sono implicati in queste dinamiche evito di pronunciarmi.

problema troppo complesso.
Rispetto per coloro che sono implicati???
Allora non ci pronunciamo sulla guerra, sulla polica, su nulla, a meno che non ci siamo implicati attivamente...

Bello, bello. Mi piacciono le persone che si nascondono dietro i giri di parole e le frasi altisonanti per non far sapere che non hanno nulla da dire e non hanno una opinione.

Hai ragione, è meglio che tu vada avanti a parlare di capezzoli, sempre che tu ne sia attivamente implicato
Agharti

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anarchiste ha scritto: Dell'Aborto

Mi sono sempre posto il problema, e mi sono spesso scontrato/accordato con certe tesi in modo da creare un confronto costruttivo. Ma purtroppo sono sempre risultato scettico e non d'accordo con la pratica dell'aborto.

Ovviamente molti mi badilavano sapendo che era un argomento a cui gli antagonisti "veri" dovevano accordarsi per forza. E che le donne sbandieravano come liberazione assoluta dalla mera visione di "madre".

Premetto che non sono assolutamente d'accordo con l'abrogazione della legge 194, con le minchiate folkloristiche dei cattolichini e dei politicanti in vena di simpatie vaticane, bensì non condivido concettualmente l'applicazione dell'aborto.

...

Significa che esistono perciò vite di seria A e vite di serie B

Quindi una maternità scelta è responsabile, quella casuale no. Di conseguenza un individuo praticamente viene responsabilizzato in un certo senso a praticare l'aborto. Quale madre è sicura e responsabile della crescita che potrà dare al proprio figlio?

Dal mio punto di vista sono scelte logicamente inaccettabili proprio perché la vita non viene più considerata in un'ottica animale (nella quale noi uomini siamo inseriti senza trascurare ovviamente la dimensione razionale) e quindi casuale, bensì in un'ottica di controllo e coltivazione di feti suddivisi in degni ed indegni. Praticamente principi appartenuti a Sparta, prima, ed al nazismo, poi.

Questo è secondo me un utilizzo pericoloso della nostra ragione umana.

Ora attendo i vostri caustici interventi prima di proseguire.
Fortunatamente ho riletto il tuo post sedici o diciassette volte prima di rispondere, ed ho avuto il tempo di capire bene quali e quante c@xx@te tu stessi dicendo.
Sono passata attraverso stati d'animo differenti: inizialemnte ero ben disposta, e mi sono meravigliata che iniziassi un argomento che mi trovava d'acordo su alcuni punti. Poi, ripeto, ho letto bene quello che hai scritto.
Non so se sei davvero cosi, o sei sei, ribadisco, alterato da quello che aspiri, comunque pensavo che tu non avessi una idea chiara dell'aborto, cosa che fino a prova contraria non potrai sperimentare, e chiedessi con un briciolo di umiltà delle delucidazioni, non tanto sulla pratica, ma su quello che pensano gli altri.
Errore tu una idea ce l'hai, l'hai espressa peraltro in modo banale e vergognosamente adolescenziale (alla faccia delle frasi fatte) e ti aspetti risposte acide su un tema delicato in cui bisognerebbe procedere con cautela nel dichiarare da che parte si sta.

Sono addirittura andata a leggere il tuo profilo per capire se stessi fingendo o quant'altro.

Allucinante. Si parla di diritto alla vita, di bambini, di condizione psicologica di una coppia che rinuncia al proprio figlio, di situazioni estreme. Forse sei rimasto traumatizzato perchè tisei perso l'ultima puntata dei puffi. Chiedo alla mia sorellina se l'ha registrata e ti faccio sapere.
Agharti

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anarchiste ha scritto:
Io sono uno speranzista e vedo nella vita che nasce una potenzialità di bene e male, in grado di cambiare le cose, in grado di cambiare la vita di chi gli sta intorno...Minchia perché togliamo delle speranze ad un'umanità in declino?

c@xxo l'unica cosa rimasta che razionalmente distingue la donna dall'uomo è la gravidanza...abortire è maschilizzarsi, quando una donna è per eccellenza colei che dona la vita...
Davvero compra un libro che ti spieghi come si fa a fare i bambini, perchè la vita la si dona in due...mamma e papà...cellula....dna....Pronto? C'è nessuno?

Uno speranzista? Togliamo delle speranze all'umanità in declino? MA a dire il vero non è l'aborto, sono certe persone e le cose che dicono a portare l'umanità al declino.

Non ho parole.

Abortire è maschilizzarsi, quando una donna è per eccellenza colei che dona la vita...

Se fossi in te farei pubblica ammenda.
Prof._Anteguerra

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ma scusa, cara agharti, come ti permetti di dire una cosa del genere? ti ho accordato io una tale confidenza?

io mi sono pronunciato in merito all'utilità di affrontare un argomento del genere su questo forum. il che non significa diminuire l'importanza di questo argomento e nemmeno proibire ad altri di parlarne.

chi sei tu? mi conosci tanto da sapere che opinioni ho in merito a qualsivoglia argomento? quando mai ho spinto per parlare di capezzoli in alternativa a problemi di questo tipo?
Agharti

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Giulia ha scritto: Questo non è assolutamente un argomento adatto a questo forum...Non mi sembra proprio il caso di parlarne in questa sede.Intervengo solo perchè la tua affermazione sopra citata è una delle cose più angoscianti che io abbia mai letto sul forum.
A livello teorico, certo, la donna dona la vita l'uomo no, bellissimo, perfetto, ....Adesso andiamo insieme io e te a far leggere quello che hai scritto ad una diciottenne al primo anno di universita che resta incinta del compagno di corso; oppure andiamo a dirlo ad una quindicenne; oppure potremmo dirlo a chi proprio un figlio non è in grado di crescerlo...Andiamo lì insieme e di fronte a me dici di non abortire perchè altrimenti si mascolinizzano!!!!
Hai scritto altre cose nel tuo post condivisibili, ma un'affermazione del genere rientra perfettamente nel quadro che si è profilato dopo l'ultimo referendum: uno stato che si trincera dietro a baluardi simil-medievali per i quali la donna deve soffrire sempre e comunque...Quello che hai scritto è l'esatto opposto di una concezione femminile della donna, è un'idea di donna alla "Via col vento"...
Per quanto riguarda il non riconoscere i figli e darli in adozione, io non sono ancora mamma, ma non oso immaginare nulla di più straziante che sentire crescere dentro di te un esserino che non vuoi...
Dio mio, se la donna abortendo si mascolinizza, perchè l'uomo per essere uomo deve ancora abbruttire la donna e non può concepire una figura di donna responsabile e cosciente delle sue azioni, che sceglie consapevolmente e liberamente il modo migliore per vivere la sua vita?
Perchè avete paura di noi?
Non rispondermi neanche perchè ora vado in statale che è occupata e non mi sembra assolutamente il caso di aggiungere altro...Chiudete il thread.
Più o meno condivido, se non fosse la mancanza di tatto nel non voler affrontare un argomento nel quale unda donna dovrebbe spiegare, chiarire.

Credo che non siano le donne in generale a far paura, credo che sia certe donne.
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snorky
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scusa Agharti ma hai mangiato pesante?....tu definisci Anarchiste alterato da ciò che aspira ma tu invece che ti mangi per essere così acida?
Io sarei più interessata a leggere il tuo punto di vista nei tuoi post e non solo le critiche, per altro a mio avviso esagerate, sui post di altri......
Agharti ha scritto: Evito di commentare i post delle due signorine perchè sarei davvero poco elegante 
io sarei una delle due signorine?....cosa ho mai scritto di tanto fastidioso per rivolgerti a me in questo modo?
....mi dispiace...ti assicuro che ho pensato tanto prima di scrivere il mio post e non mi sembra di essere stata indelicata o superficialmente di parte anche perchè non ritengo di essere sempre e cmq schierata a favore o contro(ritengo però intoccabile la legge che difende la libertà di scelta)......trovo l'aborto un argomento delicatissimo e trovo i toni  da te usati per affrontarlo davvero irrispettosi
Kappo ha parlato della sua esperienza in modo molto tenero e dolce e ha espresso la sua opinione con molta più sensibilità di quanto l'abbia fatto tu che sei una donna...!!
Cmq anch'io non condivido la chiusura del tread e trovo l'aborto una sconfitta soprattutto per la donna....
Agharti ha scritto: Abortire è maschilizzarsi, quando una donna è per eccellenza colei che dona la vita...
Se fossi in te farei pubblica ammenda.

....io invece trovo che sia un bellissimo complimento rivolto al genere femminile......soprattutto perchè è stato fatto da Anarchiste che non conosco personalmente ma solo dai suoi post.....è ovvio che è una frase priva di ogni visione "primitiva" o "medievale" ma solo poetica ......(è così vero Anarchiste? oOL)
Agharti ha scritto: Non ho parole.
..................emmmmmenommale!!!....e per usare il tuo stile aggiungerei : magari!....
Ultima modifica di snorky il 03/11/2005, 18:07, modificato 1 volta in totale.
...and if your doorbell rings and nobody's there,that was no Martian....it's Halloween.
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Il mio incitamento alla chiusura era una provocazione, forse non si è capito.Personalmente, ma è solo e soltanto un mio problema, lo so, mi altero incredibilmente quando si affrontano argomenti così e sento persone che non prendono minimamente in considerazione la realtà.Certo, non ho mai detto che solo la donna deve scegliere e che l'uomo non debba essere minimamente interpellato, semplicemente intendevo che la donna prima scelta proprio non ce l'aveva...
Ragazzi, penso che l'aborto sia la scelta piu sofferta e più dilaniante che una donna possa fare, parlo per esperienza, anche se non personale e non sono assolutamente pro aborto selvaggio, semplicemente sono per dare anche alla donna libertà.
Giulia
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Agharti ascolta non vedo la mia mancanza di tatto, io sono fatta così, quando qualcosa mi prende ma agito un pò (oggi sono stata praticamente picchiata da un mio amico del collettivo)...
L'aborto è una sconfitta, una tragedia, ma noi donne dobbiamo avere la possibilità di viverere la NOSTRA vita, di scegliere...Perchè non dovremmo avere il diritto di scegliere? E un diritto, ma anche una responsabilità...Non credo proprio cara di spaventare nessuno dicendo così, non credo di essere stata indelicata e la riprova è che davanti al dolce e delicato racconto di Kappo non ho detto nulla e non mi sono permessa di intervenire...
Piuttosto tu mi sei sembrata un attimino violenta ed indelicata...Non sai nemmeno che faccia abbiamo, non ci conosciamo neanche di vista e parli di noi?Fallo pure, ma poi non accusare nessuno di indelicatezza.
Neuz

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Io sono per la Pillola Abortiva. Sono in ogni caso a favore dell'aborto. La donna deve essere libera di scegliere. Sempre.
Ma sempre ci deve essere supporto psicologico fornito dal Servizio Santario Nazionale. In ogni caso.

E' giusto che se possa decidere quali contraccettivi utilizzare come è giusto decidere quale scelta compiere. Senza che Stato, Chiesa o giochi politici si mettano di mezzo.
cudiel

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anarchiste, siccome ti stimo molto, pur conoscendoti solo attraverso ciò che scrivi su questo forum, non ho alcun dubbio che il nome della ragazza di cui parli sia assolutamente fittizio.
sarebbe troppo stupido da parte tua tirare in ballo una persona su fatti simili senza "prendere precauzioni".
scrivo questo post solo perchè tu possa confermare agli altri (che magari qualche dubbio ce l'hanno) che le cose stanno come dico. VERO?