VogliamosoloMekkà ha scritto: 05/01/2007, 17:09No, non era una battuta, lo ricordo distintamente, è inutile che rinneghi il tuo passato, hai dichiarato di guardare il grande fratello!!!
Forse ti riferisci al 1° Grande Fratello (che penso sia di 6-7 anni fa).
Altrimenti zero. Mai più visto quelle merdate.
Per quanto riguarda i numeri è semplice. Se continuano a farne di calendari vuol dire che c'è gente che li compra e parecchia, per cui il mercato esiste ed è in forte espansione.
Una volta i calendari venivano fatte da belle fighe ma non da tutte, ora ogni "letterina" ne ha uno suo.
Ultima modifica di Anonymous il 05/01/2007, 17:22, modificato 1 volta in totale.
Il successo incontrastato e immutabile di questa m.rd@, in un paese vecchio, conservatore e in pieno declino come il nostro, non mi stupisce più. Si è già detto un po' tutto. Ma la critica. Parliamo della critica: perché devo leggere di pellicole immonde ma "capaci più di altre di raccontare l'Italia dei nostri tempi"? Perché devo subire un revisionismo per cui Lino Banfi è un grande attore? Perché questa smania di servirci in piatti argentati roba che va chiamata col proprio nome: m.rd@?
Il pubblico che va al cinema a natale non e' SOLO quello dei calendari, ragazzi.
E' ovvio che il calendario della Palmas lo comprano gli uomini.
Eh.
Capirai.
Chiediti chi diavolo va a vedere i film di natale, dove comunque ci sono quelle tizie nude.
Anche se non lo compri il calendario, su rai due, su italia uno, a verissimo, studio aperto, la vita in diretta, lucignolo e quella m.rd@ mascherata da informazione (altro che grande fratello!!!), li' ti fanno vedere il backstage e tutti i commenti dei protagonisti.
Mia zia non lo compra il calendario della Tommasi.
Ma sa chi e'.
E con la sua famiglia a natale va al cinema.
E va a vedere quella m.rd@.
Il fatto e' che il pubblico vuole quello che gia' conosce.
E visto che in tv siamo BOMBARDATI 24 ORE SU 24 di quelle cazzate (minchia, Boldi e' andato a Matrix, pure, poi VESPA, ahahha!), andiamo a vedere quello che gia' conosciamo.
Ho fatto un paio di trailer cinematografici nella mia vita.
Pagano bene, ma rompono il c@xxo.
Se volete vi racconto cosa chiedono.
Vitellozzo, io so solo quello che vedo, che tu ci creda o no.
So che chi se la mena di piu' sono sempre i pesci piccoli.
Le ATTRICI o MODELLE PROFESSIONISTE che ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare sono persone prima di tutto UMILI. Che ci crediate o no.
Le troiette sono le aspiranti.
Aspiranti di che, poi, potete immaginarlo.
gasta ha scritto: 05/01/2007, 17:28Le ATTRICI o MODELLE PROFESSIONISTE che ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare sono persone prima di tutto UMILI.
Scusa, ma queste come hanno fanno a iniziare? Con l'umiltà?
Io ultimamente ho visto "l'infermiera di notte", del 79 con Lino Banfi.
Sicuramente meglio dei film comici di oggi. Ma ci vuole poco.
Si forse più "intelligente", ma non credo che i film comici di oggi siano spuntati così come funghi.
Da qualche esempio dovranno pur aver preso. E la storia di questo film è molto simile a quella dei film moderni italiani.
Solo che logicamente si è andati peggiorando, di anno in anno.
la_matricola ha scritto: 05/01/2007, 17:33Scusa, ma queste come hanno fanno a iniziare? Con l'umiltà?
Bah, guarda, quelle umili sono veramente fighe.
Non quelle zoccolette che si tirano a lucido per fare colpo su qualche babbione.
Vuoi sapere come e' diventata famosa Magda Gomez?
Tu vedila.
Poi mi dici.
Vuoi sapere com'e' diventata famosa la Tommasi?
Tu vedila.
Poi mi dici.
E guarda che non ti sto dicendo niente di incredibile ne' da figo o da uomo vissuto.
Sono cose che puoi immaginare.
gasta ha scritto: 05/01/2007, 17:19No, hai ragione.
Non lo fanno per soldi.
Lo fanno perche' non stanno bene con loro stesse.
No no, mai detto questo. Proprio mai. Anzi.
Qualcosina so anche io. So di certi cachet di certe soubrettine televisive che sono un vero insulto alla dignità anche di quei rincoglioniti che pendono dalle loro labbra.
Non a caso prima ho detto che se vengono scelte per dei film o spettacoli teatrali tipe come la Santarelli o la Ferilli è proprio perchè magari per il Produttore in questione ci può essere anche una questione di "convenienza" circa la pubblicità (anche indiretta) che posso fare al film/spettacolo. E' tutto calcolato. Sempre. Soprattutto, ad esempio, nella scelta di una Marini (che ora è "meno in vista") piuttosto che di una Tommasi (che guarda caso ha appena fatto un calendario).
potrebbe andare peggio, potrebbero non esserci nemmeno i film di natale. magari ci sarebbe spazio per persone più motivate o più probabilmente chiunque ha lavorato nel cinema finirebbe a lavorare da burger king o all'estero o peggio in TV. Più questa cosa va avanti più è difficile che esista del cinema italiano passabile per il grande pubblico e non necessariamente becero.
Ci vorrebbero dei produttori più illuminati (in generale, casi isolati ce ne sono già), qualche sceneggiatura decente e il coraggio di spingere i progetti validi verso il grande pubblico, sputtanarsi un poco pur di promuovere il film ma non sputtanare il film, aggiungi qualche coproduzione europea e siamo salvi.
finchè gran parte del budget non andrà in pubblicità non avrai mai le sale piene di "pubblico-italiano-medio": riproporre lo stesso tipo di film in questo periodo è un modo per risparmiare sulla promozione.
ilpoldo ha scritto: 05/01/2007, 22:55potrebbe andare peggio, potrebbero non esserci nemmeno i film di natale. magari ci sarebbe spazio per persone più motivate o più probabilmente chiunque ha lavorato nel cinema finirebbe a lavorare da burger king o all'estero o peggio in TV. Più questa cosa va avanti più è difficile che esista del cinema italiano passabile per il grande pubblico e non necessariamente becero.
Ci vorrebbero dei produttori più illuminati (in generale, casi isolati ce ne sono già), qualche sceneggiatura decente e il coraggio di spingere i progetti validi verso il grande pubblico, sputtanarsi un poco pur di promuovere il film ma non sputtanare il film, aggiungi qualche coproduzione europea e siamo salvi.
finchè gran parte del budget non andrà in pubblicità non avrai mai le sale piene di "pubblico-italiano-medio": riproporre lo stesso tipo di film in questo periodo è un modo per risparmiare sulla promozione.
Bravo. Hai ragione. Sono d'accordo con te. Veramente.
Peccato che magari potevi concludere dicendo: questa è utopia.