Cronaca di una morte annunciata

Tutto ciò che vuoi sapere o dire sulla tua musica preferita o odiata

Moderatore: McA

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Allo
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Gasta...non possiamo discutere.
Tu consideri la lista che hai postato m.rd@.
Arcade Fire, Flaming Lips, Shins & co.
:o

Non possiamo discutere.
I Cripple sono indie? si, se la loro è un etichetta indipendente, si...

Le etichette indie in Italia stanno di m.rd@. Si sa.
E da sempre...
Mescal ha ovviamente chiuso dopo che Emi ha assorbito i Subsonica e Sony i Bluvertigo.
Nel mondo pubblicano alcune tra le migliori cose (Thom Yorke??? Lanegan???)...

Quanto cose vengono pubblicate?
boh...ma anche se sono tante e non meritano a me c@xxo frega...
cazzi di chi investe su progetti di m.rd@ (major in primis).

Si perchè le major hanno i bolli...le indies no...
parti sempre da questo presupposto.
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"Anche oggi ho fatto un’esperienza che spero di poter capire nel giro di pochi giorni”
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gasta
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Ma cosa stai dicendo!
Ascolta. I TARM hanno un'etichetta che e' La Tempesta. E' indipendente.
Ma loro mica sono indie!!! Cioe', non e' che esci di casa e dici "eh, fi§@, si, i TARM mi rappresentano il mondo indie!"
No!
Per il mondo indie pensi a un POSER come quel deficiente di pete doherty! Lui e il suo bel cappellino...

I nirvana quando sono usciti con la subpop facevano grunge. Mica si vestivano come sti scemi milanesi!
Quando LLorca faceva house con il FastTracker come me, fi§@, mica faceva stammerda che c'e' adesso!
Adesso e' tutto cosi', modaiolo tutto quanto, un rincorrersi a chi e' piu' indie... ma di idee... uno straccio di idea, dio mio, non c'e'.

Limonare e' un inno, per tutta sta gente. Li sento in metro, dio mio, fighettini bambinelli con le all star e i rayban e vanno al napoleon a comprarsi i vestiti da 2000 euro.
My god!!!!
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unanota
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La Tempesta ha fatto uscire Il Teatro degli Orrori.
I TARM rappresentano anche il mondo indie.
Non vedo perché confondere una moda diffusasi a Milano con un discorso serio sulla scena musicale legata alla discografia indipendente.
Se penso indie penso ai dischi Wallace, tanto per dire.
Pete Doherty è l'ultimo a venirmi in mente.
...delle chitarre che non fanno più cheke-cheke ma fuzz-fuzz.

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kruz
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"indie" milanese nel tempio del mainstream altrettanto milanese, cioè radio deejay..
a gasta fa cagare..
ad altri piacerà da impazzire..
ma altri ancora ne coglieranno il senso ironico.. basta sapersi divertire infondo.

poi c'è la "rozzano" version..

.kruz
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McA
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Ragazzuoli, qui di oggettiva c'è solo una cosa: la gran confusione.
La parola "indie" viene utilizzata con troppe diverse estensioni di significato, perché possiate capirvi.
Gasta, sul MySpace dei Cripple Bastards c'è scritto "Tipo di etichetta - Indie".
Cioè, come diceva Allo, "indipendente".
Poi ci sono gli snob milanesi vestiti come Pete Doherty, e anche quelli li puoi chiamare "indie".
Poi c'è "gente magra con gli occhiali", come dicono gli Yuppie Flu, e anche quelli li puoi chiamare "indie".
Poi ci sono le Suicide Girls, e anche quelle le puoi chiamare "Indie", se fanno uno schifo di electroshit tipo Miss Violetta Beauregarde e sono sotto etichetta indipendente.
Poi ci sono i Nirvana, che escono sotto etichetta Sub Pop (etichetta "indie"), fanno successo, vanno sotto major e diventano Dei.
Poi ci sono i Turbonegro, che intelligentemente ironizzano sulla cosa, autodefinendosi "il più grande gruppo indipendente del mondo, o il più piccolo gruppo mainstream".

Insomma, tutto questo per dire che, finché ognuno di noi utilizza il termine come fa comodo a lui, la discussione non può che sfociare nel Dramma.

Resta il fatto che la frase "A me l'indie fa schifo" non ha senso, perché appunto c'è il gruppo indie che fa rock'n'roll supremo, c'è il gruppo indie che fa electroshit, c'è il gruppo indie che fa roba che piace a gente magra con gli occhiali ecc.
Mentre, per tornare all'inizio, dire "I Crookers vanno fucilati" o "Limonare è la cosa peggiore che orecchio umano abbia mai dovuto sopportare" è assolutamente legittimo (e io sono d'accordo).

E le All Star e i Ray Ban possono averli i fighettini bambinelli coi vestiti da duemila € e posso averli io con le mie camicie a maniche corte da 9,90 €.

Io capisco l'insofferenza per la moda, sono il primo ad odiare tutto ciò che è effimero.
Quindi, lasciare perdere tutto il contorno e concentrarsi sulla musica è il comportamento più consigliabile, secondo me.
Guardi la qualità, e non sbagli un c@xxo.
Che il gruppo suoni davanti a tre persone (come è ingiustamente accaduto ai Rosolina Mar alla Festa di Liberazione 2006 al Cascinetto), o a trecentomila.
Ciao da McA e da Francesco Caravagli, responsabile relazioni esterne Radio Fujiko.
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gasta
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Ma perche', ascolta, dai, piantiamola coi sofismi.
2006-07, quando dico indie dico una cosa ben precisa.
Se no direi indipendente quando si parla di discografia.

E invece no.
Sto parlando di quella roba che puo' anche essere prodotta da una major (e in tanti casi lo e') che suona approssimativamente, canzoni ripetitive e/o uguali, che punta molto sull'aspetto e sullo "stile" e che stacca una quantita' di dischi cospicua. o meglio. di download.
E' musica usa e getta.
Questo e'.

Mi sembra che La Tempesta porti avanti un discorso di un certo tipo, nel mondo musicale, pubblicando dischi ROCK come quello di Canali o, appunto, del Teatro degli Orrori. O mi sbaglio?

Qui nessuno fa piu' la gavetta.
Qui sono tutti rockstar.
Ed e' anche colpa di myspace e tutto quello che ne consegue. Mondo di ipercomunicazione spessa un nanomillimetro.

Kruz, non e' astio. Sto solo tentando di parlare di quello che vedo. Lo dico alla mia maniera, non insulto nessuno e leggo fino in fondo. Voglio che sia chiaro questo. Massimo rispetto per tutti.
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marlenina
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gasta ha scritto: Ma cosa stai dicendo!
Ascolta. I TARM hanno un'etichetta che e' La Tempesta. E' indipendente.
Ma loro mica sono indie!!! Cioe', non e' che esci di casa e dici "eh, fi§@, si, i TARM mi rappresentano il mondo indie!"
No!
Per il mondo indie pensi a un POSER come quel deficiente di pete doherty! Lui e il suo bel cappellino...
Ma la discriminante, allora, sta in noi. Se NOI siamo consapevoli che indie in realtà non significa essere come Pete Doherty, non significa essere dei poser, non significa omologarsi ai fighetti milanesi, ma capiamo che cosa vuol dire veramente indie, possiamo porci su un piano diverso. Su un piano di vera comprensione e apprezzamento o critica nei confronti delle mille e diverse forme.
Ciò non toglie che possiamo sentirci infastiditi, e molto, dall'omologazione e dall'ostentazione di quanto tu dici; ma questo non vuol dire che bigogna buttare nel cesso l'indie, significa che se vogliamo dobbiamo buttare nel cesso la moda indie.
...integrare la sconfinata equazione dell'universo per mezzo dell'Integrale elettrico di vetro, dal respiro di fuoco
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gasta
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Significa che se sento ancora in tv o in radio VOGLIO SOLO LIMONARE sradico tutto.

Perche' un po' di anni fa Fabri Fibra aveva fatto un cd folle.
Ne fai uno. Punto. Sei un figo, dici §borr@ e MESTRUAZIONI. Vai.
Una roba come Limonare e' solo brutta. E maschilista. E ignobile. E vedere le tipe che in discoteca (anzi, durante gli aftershow, che e' piu' indie) appena parte si mettono a limonarsi... mi viene il sangue alla testa istantaneamente.
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unanota
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gasta ha scritto: Mi sembra che La Tempesta porti avanti un discorso di un certo tipo, nel mondo musicale, pubblicando dischi ROCK come quello di Canali o, appunto, del Teatro degli Orrori. O mi sbaglio?
No...
E infatti entrambi i progetti suoneranno al MIAMI, festival indie della "bibbia" dell'indie a milano... Rockit.
Sputiamoci sopra, poi.
...delle chitarre che non fanno più cheke-cheke ma fuzz-fuzz.

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gasta
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E infatti come Headliner suonano i Perturbazione, che non sono pubblicati da un'etichetta indie e il teatro degli orrori.
E poi ci sono i Crookers.
Mioddio.
turk-182

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I distinguo sono d'obbligo, però dire "indipendente" negli anni '80 e '90 suona innegabilmente diverso rispetto al 2007. Direi che il vocabolo ha avuto uno slittamento semantico, in senso estensivo. Purtroppo un certo retrogusto leggerino e alla moda ha preso il sopravvento sullo spirito originale, così che oggi il vocabolo "indie" per un sacco di gente fa rima con "trendy". Trendy di nicchia e un po' ricercato, ma che rimane roba priva di spessore. Se oggi dici "indie", è più forte di me, il più delle volte mi viene in mente roba a righe e patinata, musicisti incapaci e grafica farmaceutica. Forse è solo perché la moda ci ha messo sopra le mani, come è successo col punk, o con la cultura dei ghetti neri. Ma non assolverei del tutto la 'scena', non è soltanto vittima di major brutte e cattive che hanno fiutato il giochino (l'indie è una nicchia come le altre, quindi perché non vendere lì prodotti pensati per quel pubblico?) o stilisti che trovano tanto carine le cravattine nere sulla camicina rossa. Credo che un bel po' dei fenomeni da baraccone che passano su riviste più o meno specializzate debbano ringraziare un paradigma di valori che proprio nel circuito indipendente (soprattutto italiano) ha spesso badato prima alla confezione (un gatto che si morde la coda... per lo meno se "indie" voleva essere sinonimo di un fai-da-te lontano dalle logiche di marketing) e poi - in modo maldestro improvvisato e senza ascolti alle spalle - ai contenuti.
Non mi dispero, c'è pochissimo buono (i Mojomatics ne sono un esempio) e una marea montante di m.rd@ (...). Ma c'è anche un sacco d'altra musica che - con alle spalle major o spinta da piccole etichette che mai vedrete al Mei - mi entusiasma ancora.
Ultima modifica di turk-182 il 23/05/2007, 15:18, modificato 1 volta in totale.
Ranca

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Allo ha scritto:
Questa è la credibilità indie.
Se vali finisci da qualche parte, se fai cacare scompari.
La legge della sopravvivenza.
A me risulta che il mondo discografico e' sempre funzionato cosi'.
Inizi a produrre qualcosa nella cameretta o nella sala prove, fai girare, spedisci demo a destra e sinistra e trovi qualche etichetta minore, ops... pardon, indie che ti pubblica.

Il succo del discorso e' che negli ultimi anni le case discografiche grosse pubblicano prevalentemente spazzatura o riesumano qualche dinosauro per tirare fuori dal cassetto roba trita e ritrita.

Il fenomeno dell'indie secondo me e' nato come risposta a questa carenza di proposte valide da parte delle major, e si e' concretizzato in una maggiore attenzione rispetto alle nuove proposte che trovano spazio solo al di fuori del mainstream. Come concetto di base questa e' una cosa positiva, perche' tu, che fai buona musica, che hai delle idee innovative, che sperimenti o che semplicemente fai dell'onesto rock preso male hai piu' visibilita' e possibilita' di farti conoscere rispetto a 10 anni fa.

L'effetto collaterale di questo fenomeno e' che poi ci sono degli invasati o dei fighettini che si riempiono la bocca di inide solo perche' essere indie e' cool. Alla stessa maniera ci sono delle etichette indie che pubblicano praticamente tutto quello che gli capita sotto mano per cavalcare l'onda. Per troppi e' una moda, per tanti altri e' una vera e propria passione.
Come quando e' esplosa la moda dei Nirvana e del grunge tutti giravano depressi con i jeans strappati e i capelli lunghi e sporchi e un miliardo di cassettine di gruppi semi-sconosciuti e orripilanti solo perche' erano della scena di seattle o quando e' esplosa la moda skate e tutti giravano con i pantaloni con la petèera e le magliette di 5 misure piu' grandi. Finita la moda i modaioli si spostano a quella successiva, e quelli che ci credono davvero rimangono fedeli alla linea.
Ultima modifica di McA il 02/12/2007, 3:42, modificato 1 volta in totale.
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Allo
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Ranca ha perfettamente ragione.

Gasta è avverso all'indie del 2007 perchè è di moda, e quindi trendy.
Ma gasta è anche cresciuto (e io lo so, scemotto...) con l'indie degli anni 80-90.

Il paragone con grunge è punk calza a pennello.

Forse però preferirei se si inquadrasse la scena cravattina-doherty-ecc con un termine tipo garage o new-new-wave, così l'indie lo si lascia al suo vero significato, e la moda a se stessa.

p.s.
il Miami è un vero festival indipendente, cmq.
Prende il meglio dell'annata (comprese una cifra di autoproduzioni) e le sbatte in cartellone.
I TARM sono tra i gruppi preferiti da Rockit, e non a caso sono stati gli headliner della prima edizione.

Quello che si vede nel cartellone di Rockit è uno spaccato della scena 'alternative-rock' attuale.
E rappresenta perfettamente l'indie de noialtri.

p.p.s. notare la cancellatura di INDIPENDENTE a favore di IMPORTANTE
proprio per i motivi che ci siamo spiegati finora.
Ultima modifica di Allo il 23/05/2007, 16:50, modificato 1 volta in totale.
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gasta
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Proprio perche' ci sono dei gruppi che non sono indie... o mi sbaglio?
I nirvana erano mainstream, come lo erano e lo sono i Pearl Jam...
Sono cresciuto con i Guns, i Metallica, Pantera, Obituary, Sepultura. Di indie non c'e' un c@xxo.
Rancid, NOFX, Ramones. Nada indie.
E poi una marea di gruppi hiphop... che non erano indie perche' erano brutti e basta.
Non si parlava affatto di indie.
Non sapevamo neanche che c@xxo fosse l'indie.
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gasta ha scritto:Proprio perche' ci sono dei gruppi che non sono indie... o mi sbaglio?
No, piuttosto perchè il termine INDIE ultimamente crea un pò di confusione...

Proprio oggi è il 10° compleanno di Rockit.
Ecco che scrivono.
Rockit ha scritto:Era il 1997. L'anno in cui Jeff Buckley la fece finita, il periodo in cui
i Radiohead raggiunsero l'orgasmo con "OK Computer".
In UK dopo 18 anni di governo conservatore veniva eletto il laburista Tony Blair.
A Sanremo vincevano i Jalisse con "Fiumi di parole". Venivano a mancare
figure mediatiche come Lady D e Madre Teresa di Calcutta. Nasceva il
protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni dei gas serra entro
il 2012. In Italia entrava in vigore la legge sulla privacy. Dario Fo
vinceva il Nobel per la letteratura. Era un anno degli anni Novanta, coi
suoi tratti, i suoi significati. Fu in un giorno di Maggio, il 23. Poche
persone e un'Idea. Esplicita gia' nella sua naturale confusione iniziale.
Fu li' che parti' tutto. Fu allora che nacque Rockit. Nessuno ci avrebbe
mai potuto pensare, eppure oggi siamo il punto di riferimento per la
musica indipendente italiana. Siamo commossi orgogliosi e felici. Lunga
vita ai pensieri stupendi!

[ 23 maggio 1997 - 23 maggio 2007 ]
E già che ci sono, non c'entra un casso ma qui c'è una compila davvero bella (e anche un po' indie), da scaricare gratuitamente, con The Good the bad and the Queen, The Rapture, Tv on the Radio, Raveonettes, Liars ecc.
Ultima modifica di McA il 26/05/2007, 12:50, modificato 1 volta in totale.
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i Balotas con MI RIFIUTO sono uficialmente entrati nell'universo indie.più precisamente nel sottosistema del sado-indie.
grazie.
T.V.Andy B. - Godi baby,godi. non c'è più ma lo amo lo stesso
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Visto che sono solo un fottuto fomentatore...

Limonare

Questa mi mancava... ;D ;D ;D
e i video... ;D ;D ;D

Ma il rmx dei Wooden vi piace?
Ultima modifica di Allo il 24/05/2007, 19:10, modificato 1 volta in totale.
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Secondo le definizioni qui sopra anche un'orchestra di liscio che si autoproduce è indie.
Io chiuderei la discussione qui, visto che più o meno ha la profondità del testo di Limonare.
C'è musica che rimane, e musica che scompare. I conti si faranno poi, no?

Ricordo ancora lo sguardo assorto e meditabondo di una nota firma di Rockit, incapace di riconoscere la melodia e il testo di Creuza De Ma', suonata dagli Yo Yo Mundi al Cascinetto.

Davvero, tanti auguri a Rockit.
Ma ancora di più ai suoi lettori.
Di cuore.
Ultima modifica di McA il 26/05/2007, 12:49, modificato 1 volta in totale.
TylerDurden

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Voglio solo limonare. È una canzone divertente ed idiota, oggettivamente fatta male.
La voce intendo. La Pisa non è Deborah Harry.
Meglio la versione di Emilio in inglese (vedi Jetlag e anche lui di Zero).
Però è estate, tutti hanno voglia di pensieri leggeri
e soprattutto di limonare limonare limonare.
Quindi bravo il dj che mette limonare ed evita YMCA.
Detto questo ho trovato ridicoli i Crookers
che dopo Disco Drive e Klaxons, di fronte alle telecamere di Mtv
e ad un dancefloor sterminato, hanno esordito con il loro singolino in loop.
Brutta figura.

Suicide girls. Come la canzone qui sopra sono per lo più delle idiote.
Idiota chi crede di essere alternativo ( a cosa?) con un tatuaggio
o un pezzo di acciaio sparato nel labbro. Cripto-veline per lo più.
Non tutte però si prendono sul serio. Non tutte sono wanna be an artist.
Lo fanno per soldi e fanno bene, ci sono lavori più umilianti,
come fare l’ agente di borsa ad esempio.
Giocare con la propria bellezza non è peccato,
lo sarebbe fermarsi a quello, autoeleggersi a modello, (s)vendersi.
Nessun pudore di fronte ad un corpo nudo.
La storia dell’ uomo è anche la storia di vedere e riprodurre se stesso.
E’ piacevole l’ evocazione della sensualità.
Vaglielo a raccontare a Mirone e Policleto il disprezzo per la carne.
Scade nel ridicolo chi pretende di marchiare il corpo altrui con la lettera scarlatta.

Miss Violetta. È un genio. Musicalmente è delirante, insopportabile, violenta.
Una delle penne più genuine e velenose in circolazione.
Decifrarla con la critica tecnica è come tentare la traduzione di un papiro
con l’ alfabeto degli emoticon del c@xxo di msn. Oguno la pensi come crede.
Come ebbe a dire Clint Eastwood: “le opinioni sono come le palle, ciascuno ha le sue”.
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BaroneBirra
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Iscritto il: 07/04/2007, 17:32
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TylerDurden ha scritto: Miss Violetta. È un genio. (...)
Una delle penne più genuine e velenose in circolazione.
(...)
... anche sforzandomi una cazzata così grossa non l'avrei partorita.
dove trovi l'ispirazione?
Come uomo lavoro male.